Minaccia giornalista sul web: Assostampa e Ordine chiedono intervento forze dell’ordine

Tutto è iniziato da una comunicazione sui social. Il referente barese del movimento dei gilet arancioni dell’ex generale dei Carabinieri Antonio Pappalardo, Roberto Falco, ha annunciato una manifestazione di protesta lo scorso sabato 24 ottobre alle ore 23 in piazza del Ferrarese per protesta contro le chiusure imposte dal Governo per contenere l’avanzata del contagio da Covid. Vista la situazione e la possibilità che si potesse degenerare, c’era apprensione nell’aria, scaturita anche dai commenti e dai linguaggi estremi che seguivano il post. Le forze dell’ordine erano in allerta. Poi, si è presentato un manipolo di manifestanti che hanno manifestato davanti alla Prefettura.

La collega di Repubblica, da ottima cronista, ha riportato la notizia, segnalando la “chiamata alle armi” di Falco. Il leader della frangia barese dei gilet arancioni, a quanto pare vicino all’estrema destra e conosciuto dalle forze dell’ordine, ha deciso con un videomessaggio su Facebook di attaccare pesantemente e minacciare senza mezzi termini la collega di Repubblica che ha riportato la notizia della manifestazione.

In soccorso della collega, sono intervenuti il sindacato unitario dei giornalista, l’Assostampa, e l’Ordine dei giornalisti della Puglia invitando “le forze dell’ordine a fare immediata luce sulle pesanti intimidazioni espresse via facebook dal barese Roberto Falco nei confronti di una giornalista di Repubblica Bari, “colpevole” di aver dato notizia della convocazione per sabato scorso, alle ore 23 in piazza del Ferrarese a Bari, di una manifestazione di protesta contro le misure anti-assembramento”.

Nella nota congiunta, l’Assostampa e l’Ordine spiegano che “La giornalista è finita nella gogna social investita da pesanti insulti e minacce neanche troppo velate solo per aver riportato l’annuncio di tale raduno a Bari, all’indomani degli scontri avvenuti per le stesse ragioni a Napoli. Tale attività di mera cronaca, a beneficio dei cittadini e del loro sacrosanto diritto di essere informati, le è costato un pesante video-messaggio da parte di questo signore, con l’inevitabile istigazione alla violenza che l’uso spregiudicato dei social consente. L’attacco ormai quotidiano agli operatori dell’informazione sulle piattaforme social sta assumendo, anche in Puglia, il carattere di una vera emergenza quotidiana, sulla quale tutte le istituzioni – concludono il Sindacato unitario dei giornalisti pugliesi e l’Ordine regionale – sono chiamate a vigilare perché vengano rispettati i principi costituzionali: quello dei giornalisti, perché possano continuare ad esercitare il diritto-dovere di cronaca, e quello dei cittadini ad essere informati di ciò che accade nel loro territorio.”.

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