Con l’attivazione della nuova tratta Fs Bari Sant’Andrea – Bitetto, il capoluogo si è arricchito di un’infrastruttura strategica anche per l’hinterland: la fermata Bari Villaggio del Lavoratore, a servizio del rione Stanic. Un passo epocale per gli abitanti di questa periferia che, fino ad allora, vedevano i treni passare solamente dalle proprie abitazioni, come sottolineato dal sindaco Decaro in occasione del viaggio inaugurale.
La fermata ha uno stile moderno, gradevole, ed è dotata di tutti gli accorgimenti previsti dalle norme del settore, con un occhio particolare all’accessibilità. Tuttavia, dal giorno della sua apertura sono rimasti irrisolti alcuni piccoli problemi che illustriamo di seguito.
Per salire sul treno è fondamentale disporre di un titolo di viaggio, eppure la fermata è sprovvista di biglietteria. Le mappe tattili segnalano la posizione di un’emettitrice self service, utile all’acquisto di biglietti e abbonamenti, sulla banchina del binario 1 di fianco alle due obliteratrici. Il terminale in realtà non è stato ancora installato.
Vero è che Trenitalia, in alternativa alle biglietterie, offre una vasta gamma di soluzioni tra cui il sito web, l’app mobile, agenzie di viaggio, ricevitorie e tabaccai. Non tutti gli utenti però hanno confidenza con le modalità di acquisto digitali, né tantomeno si possono sempre trovare rivendite aperte nelle vicinanze.
In casi simili, si dovrebbe avvisare tempestivamente il capotreno per acquistare il biglietto a bordo senza sovrapprezzo: una prassi che non tutti conoscono. Basterebbe affiggere un semplice avviso per far rispettare questa regola, finché non sarà disponibile l’emettitrice, evitando che gli utenti si sentano disorientati. Ed evitando anche che qualcuno sfrutti la situazione con furbizia per “scroccare” il viaggio.
Segnaliamo poi il mancato funzionamento dell’illuminazione a led nel sottopasso tra un binario e l’altro. Nelle ore serali soprattutto, si viene a creare una zona d’ombra che non rappresenta il massimo per la sicurezza delle persone, vista anche l’assenza di videosorveglianza.
Notiamo infine che i bagni pubblici posti fuori all’ingresso della fermata, di cui uno accessibile anche ai disabili, sono sempre chiusi a chiave (o perlomeno quasi sempre). E’ fondamentale che siano invece fruibili, perché non ci sono attività commerciali nelle immediate vicinanze e perché l’attesa in stazione potrebbe protrarsi per un qualsiasi motivo. Le urgenze fisiologiche non aspettano a manifestarsi, specie a una certa età.
Con la speranza che Rete Ferroviaria Italiana e Trenitalia risolvano quanto prima gli inconvenienti, invitiamo i lettori (anche fuori Bari) a servirsi di questa fermata ancora poco conosciuta. E’ vicinissima all’uscita 7 della tangenziale e dispone di un grande parcheggio, comodissima per raggiungere il centro città in meno di 10 minuti o per proseguire verso l’entroterra barese e tarantino. Il tutto in attesa che anche le Ferrovie Appulo Lucane realizzino la propria fermata in adiacenza, andando così a creare un importante nodo d’interscambio.