Ecco l’ultima fotografia della situazione epidemiologica in città, dati disponibili alla mano. Il quadro che emerge dalle statistiche diffuse dal Comune di Bari, in continua evoluzione, in effetti, non è dei più rassicuranti. I positivi al Covid-19, nel capoluogo pugliese, sono complessivamente 2263, dato più alto dall’inizio della crisi pandemica. Le persone in isolamento fiduciario sono, in totale, 2489. I quartieri più colpiti dai contagi, risultano San Paolo e San Girolamo, con, in tutto, 412 casi.
Interessante analizzare la situazione anche relativamente alle fasce d’età più colpite dalla malattia. Tra i soggetti costretti all’isolamento domiciliare, infatti, sono soprattutto i giovani. Tra i residenti compresi tra 20 e i 29 anni ci sono ben 297 positivi su 32.623 abitanti. Una percentuale dello 0,91% che preoccupa, risultando la più alta in assoluto a livello cittadino. Un’incidenza simile si ha anche tra la popolazione compresa tra i 30 ed i 39 anni. Per quanto riguarda i più anziani, invece, i numeri sembrano rassicuranti, se si pensa che solo lo 0,43% dei soggetti tra i 70 ed i 79 anni, ad esempio, ha contratto il morbo.
Questo vuol dire, in soldoni, che il virus circola soprattutto tra i ragazzi. Ecco perché le misure che cercano di limitare gli assembramenti colpiscono anzitutto questi ultimi. I comportamenti dei più attempati, forse perché maggiormente timorosi del contagio, sembrano essere improntati al rispetto delle regole. I baresi ricoverati nelle varie strutture sanitarie del territorio, comunque, sono ben 201, la maggior parte dei quali al Policlinico. Le restrizioni previste, ultima delle quali la chiusura obbligatoria dei negozi cittadini alle 19, sono finalizzate a cercare di evitare, fin quando possibile, lo spettro della “zona rossa”.