Qualità della vita: Bari e provincia perdono due posizioni (88° posto). Decaro: “Migliorare si può”

Come ogni anno il quotidiano Italia Oggi, in collaborazione con l’Università La Sapienza di Roma e Cattolica Assicurazioni, ha stilato la classifica della qualità della vita tra le varie province italiane. E non sono positivi su tutti i fronti i dati riguardanti la provincia di Bari, passata dall’86° posto del 2019 all’88° di quest’anno. Differenti, tuttavia, le situazioni dei vari parametri adottati per il giudizio finale: se gli indicatori risultano ad esempio positivi per le categorie Affari e Lavoro (6 punti guadagnati, ora è 76° posto), SicurezzaSSociale (dalla 77 alla 66), Ambiente (dalla 90 alla 79), Reati e Sicurezza, Sistema salute e Istruzione, Formazione e Capitale Umano (una posizione guadagnata in tutti e tre i casi), non è invece cosi per il parametro Reddito e Ricchezza, che invece ha visto un notevole calo dalla posizione 73 alla 82. Un dato sicuramente negativo e che, a quanto pare, ha influito più di ogni altro sul giudizio finale.

DECARO. Anche il sindaco di Bari, nonché presidente Anci, Antonio Decaro ha voluto commentare i risultati da poco resi noti: “È il caso di ricordare che la classifica sulla qualità della vita di Italia oggi è stilata su base provinciale e dunque i dati si riferiscono al territorio di tutti i Comuni dell’area metropolitana di Bari, che presentano situazioni estremamente eterogenee tra loro. Con questo non voglio sottrarmi alle responsabilità di amministratore della città capoluogo, ma semplicemente sottolineare che questo risultato è frutto di una situazione che va al di là dei confini amministrativi di ogni singolo Comune. Peraltro – aggiunge – come non sono solito gioire per grandi balzi in avanti, così non credo sia giusto oggi demoralizzarsi per un passo indietro di due posizioni: anzi, questo dovrà essere uno stimolo per lavorare ancora di più e meglio di quanto fatto finora, con particolare riferimento alla sicurezza sociale, che per noi significa inclusione, sostegno e promozione dell’autonomia personale dei soggetti più fragili, e ai temi ambientali, con il parco in via di completamento nella ex Caserma Rossani, i lavori in corso sull’area dell’ex Gasometro, la progettazione esecutiva del parco della Rinascita sui terreni della ex Fibronit e, soprattutto, con la promozione di una nuova cultura della sostenibilità declinata su ogni singola azione amministrativa. Insieme ai 40 Comuni dell’area metropolitana, continueremo a lavorare per migliorare la qualità della vita anche con riferimento a quei parametri che non sono di diretta competenza dei sindaci, quali la sicurezza e la salute, in un dialogo costante con le diverse istituzioni del territorio”.

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