“Se Maometto non va alla montagna, la montagna va da Maometto”, questa è la frase simbolo del teatro e dello spettacolo in questo periodo. Se gli spettatori non possono andare a teatro, il teatro, va dagli spettatori. Così è successo per i “Racconti di strada e di cortile”, la rassegna dedicata ai più piccoli che sta riscuotendo un grande successo. Il primo appuntamento .”Non è una storia di Natale”, racconto interattivo nel quale gli spettatori hanno potuto interagire dai balconi si è tenuto in un condominio di via Sagarriga Visconti.
Un modo diverso di fare teatro.
Momenti dedicati a letture, racconti e animazione teatrale in strade private chiuse al traffico, piccoli giardini condominiali o cortili chiusi, sui racconti e le storie di Natale che vedono la partecipazione delle bambine e dei bambini, delle famiglie e degli anziani, nel rispetto delle norme vigenti sul distanziamento sociale (dai balconi, a distanza e in numeri contingentati).
La rassegna a cura dell’ assessorato al Welfare, ha preso il via il 28 dicembre e si concluderà a 4 gennaio nei quartieri di Bari.
“In questo modo”, spiega l’assessora Francesca Bottalico, “si sta permettendo ai baresi di vivere lo spirito di Natale pur rimanendo a casa”.
Gli stessi cittadini hanno proposto le location – condomini con ampi spazi privati e “palcoscenici” visibili dai balconi – inviando una richiesta via e-mail. Sono state poi scelte in base alle caratteristiche del luogo e all’ordine di prenotazione.
In via Gentile a Japigia, è stato messo in scena Amaterasu la leggenda della Dea del sole, che narra un’antica leggenda nipponica, e il 30 dicembre, sempre in mattinata, in stradella del Caffè a Poggiofranco, c’è stata la narrazione interattiva per bambini Chi ha rubato il Natale. Ultimo appuntamento in programma è il 4 gennaio alle 11 in via Troisi a Japigia, con Natale per sempre, racconto a due voci e oggetti.
L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito di Bari Social Christmas – Animazione Territoriale da Consorzio Elpendù e Progetto Città.
Paola Copertino