Morte di un parà barese, chiesta l’archiviazione: la famiglia si oppone

Il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Potenza Antonello Amodeo dovrà decidere il 14 gennaio prossimo sulla richiesta di archiviazione del procedimento conseguente alla morte del parà barese Francesco Carone.

Il quarantacinquenne perse la vita, il 4 agosto 2019, in seguito alla mancata apertura del paracadute nel corso di un lancio, nell’avio-superficie “Falcone” di Lavello, in Basilicata. Sono tre le persone indagate, in questa vicenda. Si tratta del direttore della scuola di paracadutismo, l’istruttore del relativo corso, che rilasciò il brevetto al ragazzo, ed il direttore di lancio. L’accusa è quella di omicidio colposo.

Alla richiesta di archiviazione delle indagini, alla quale la Procura è arrivata dopo una consulenza d’ufficio che ha ritenuto il decesso dell’uomo dipendente da alcuni errori da lui commessi durante il lancio, si sono opposti i legali dei familiari della vittima, secondo i quali la preparazione impartita al Carone era ancora lontana dal consentirgli di procedere adeguatamente al salto nel vuoto.

Gli avvocati richiedono, di conseguenza, l’accertamento delle responsabilità degli indagati in merito. La decisione sulla prosecuzione o meno delle indagini sarà, tra meno di una settimana, del Gip del Tribunale lucano.

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