Dopo San Girolamo, anche Torre a Mare avrà un nuovo waterfront all’insegna della mobilità dolce e del decoro urbano. E’ partito il primo stralcio di restyling per il lungomare a Sud del porto, in direzione Mola. Ad annunciarlo è il sindaco, Antonio Decaro, che nel pomeriggio di ieri si è recato in sopralluogo sul cantiere con l’assessore ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, e il presidente del Municipio I, Lorenzo Leonetti.
Questo primo intervento interessa 150 metri di lungomare, nel tratto compreso tra il Lido Azzurro e il locale “Ske”. Si parla di una zona ricca di potenzialità ma oggi relegata a parcheggio, con auto in divieto di sosta e disagi per i residenti.
Nel dettaglio, si procederà al restringimento e alla riasfaltatura della carreggiata, che passerà da doppio senso a senso unico, con limite 30 km/h e ciclabilità monodirezionale. Il marciapiede lato mare sarà ampliato e trasformato in un belvedere con pavimentazione in basolato calcareo, dettagli in pietra lavica, panchine e rampe tattili per i non vedenti.
Contestualmente sarà rinnovata la pubblica illuminazione con lampioni a led, saranno piantati dieci alberi e altrettanti arbusti. La ringhiera a ridosso del mare sarà infine sostituita da un muretto basso, rivestito in pietra e dotato di parapetto metallico, che fungerà anche da seduta.
I lavori sono stati inseriti nell’accordo quadro per la manutenzione straordinaria di strade e marciapiedi del Municipio I, per cui non hanno richiesto una gara d’appalto ad hoc.
Rispetto ai render precedentemente mostrati ai cittadini, il progetto per Torre a Mare ha subito qualche modifica. Quello appena avviato è un intervento sperimentale, come spiega Decaro su Facebook, che riguarda un piccolo tratto di lungomare non soggetto a particolari vincoli. Eppure, per le solite inefficienze burocratiche l’autorizzazione è arrivata dopo oltre due anni.
I lavori dovrebbero terminare in tempo per l’estate. Se i riscontri saranno positivi, lo stesso tipo di restyling si estenderà sia sul tratto verso lo “Ske”, sia sul tratto che conduce al porto e al centro del quartiere. Sarà comunque necessario ottenere i permessi dalla Soprintendenza e dall’Autorità di bacino, in virtù dei vincoli paesaggistici e archeologici. Con la prosecuzione dell’opera, che sarà completata da una pista ciclabile, si valuterà come assicurare il transito dei ciclisti in entrambe le direzioni, a seconda degli spazi disponibili.
Per Torre a Mare, dopo tanti annunci, arriva dunque il momento del riscatto. Sul disastrato litorale tra Madonnella e San Giorgio, invece, aleggia un destino incerto nonostante le buone intenzioni: ne abbiamo parlato proprio ieri.