Zullo e Lacarra litigano per la nomina di Domenico De Santis a Vice Capo Gabinetto. Ma si apre un dibattito

C’e’ una interessante polemica, al di la’ del caso di specie, fra il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale Ignazio Zullo e il segretario regionale del Partito Democratico Marco Lacarra . Riguarda il nuovo incarico di Vice Capo di Gabinetto attribuito a Domenico De Santis dal Presidente della Regione Michele Emiliano, ma e’ destinata ad aprire un piu’ ampio dibattito sui costi della politica. In breve: Marco Lacarra ha augurato a De Santis buon lavoro per il nuovo incarico, piu’ complesso e diverso nella natura rispetto al precedente che era di “consigliere del Presidente”. Domenico De Santis alle ultime elezioni ha ricevuto quasi 15.000 consensi nella lista del Pd, ma non e’ risultato eletto secondo l’attribuzione dei seggi che lui stesso ha impugnato davanti al Tar. Ignazio Zullo si chiede:” quale lavoro? Nella passata legislatura chi era il vice capo di gabinetto e quali funzioni svolgeva? Oppure dovendo sistemare l’amico (primo dei non eletti a Bari, nel Pd), ci si inventa un ‘lavoro’ e una ‘poltrona’ in attesa di conoscere l’esito del ricorso al TAR? Perché delle due l’una: se il ‘lavoro’ di De Santis è indispensabile alla presidenza della Regione Puglia, anche nel caso di vittoria al Tar il presidente Michele Emiliano non dovrebbe privarsene”. Zullo chiosa:” all’amico Marco ricordo che per ridurre i costi della politica, e quindi pesare meno sui cittadini, si sono tagliati i consiglieri regionali della Puglia (da 70 a 50), per altro eletti e quindi voluti dagli elettori: le 20 poltrone in meno servano a risparmiare, non per farle occupare agli amici di Emiliano!”. E qui si apre il dibattito che ha radici lontane, sulla facolta’ da parte del Presidente della Regione di nominare cinque consiglieri personali pagati con i soldi dei cittadini. Gia’ all’epoca della giunta Fitto, la sinistra si chiese se queste nomine rispondessero ad un vero criterio di efficienza o piuttosto ad accontentare amici degli amici. Il problema si pone a maggior ragione oggi di fronte alla disastrosa situazione economica del Paese. La riflessione non e’ peregrina: il Presidente della Regione ha bisogno di consiglieri? Se li pagasse lui!

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