Emiliano: contento che la Puglia riamanga arancione. Zullo:Emiliano chieda scusa ai pugliesi

Il Governatore della Puglia Michele Emiliano e’ contento della circostanza che la Puglia rimanga arancione. “E’ il posizionamento piu’ giusto che dovrebbe essere il posizionamento di tutta l’Italia”. Ad Andria nel corso di un incontro in una scuola ha auspicato “che la Puglia non diventi gialla in questa fase, anche perche’ ci troviamo di fronte alle cosiddette varianti del Covid, come quella inglese, che hanno una percentuale maggiore di velocita’ e pericolosita’”. Sebbene abbia un costo rilevante per alcune categorie che vanno ristorate” – ha proseguito “penso sia il modo migliore per tenere a bada la curva epidemiologica”. “A proposito della scuola dove da lunedi’ sara’ in vigore l’obbligo di presenza, ha sostenuto che e’ inconcepibile durante una pandemia perche’ viene violato il diritto costituzionale alla salute. “Con le nostre ordinanze stiamo tutelando il diritto alla salute di coloro che vogliono rimanere a casa, visto che la scuola, a differenza di altri settori, ha previsto un sistema alternativo che e’ la didattica a distanza. I ragazzi non vogliono tornare in classe, ma ce ne sono alcuni che lo vogliono e il bello della mia ordinanza e’ che chi vuole andare in presenza va in presenza, chi vuole rimanere a casa rimane a casa, mi pare il sistema ideale. E’ unica in Italia e funziona proprio per questa ragione. La didattica in presenza e’ pericolosa non solo per la scuola in se’ per se’, che potrebbe essere sicura, ma in teoria c’e’ un milione di persone che va avanti e indietro due volte al giorno ed e’ una cosa folle.”. Immediata la reazione del leader di Fratelli d’Italia alla Regione: “Un presidente di Regione coscienzioso chiederebbe scusa ai pugliesi, perche’ se i ristoranti e i bar restano chiusi, se non ci si potra’ ancora muovere da un Comune ad un altro (se non per determinati motivi), e’ per colpa del sistema sanitario pugliese. Di chi non e’ in grado di organizzare e gestire questa seconda fase della pandemia: essere in Arancione e’ infatti un fallimento delle politiche di prevenzione e di assistenza primaria”.

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