Dalla zona arancione a quella gialla. Tra ripensamenti, retromarcia e pareri vari, la Puglia non vive certamente un momento facile, così come le attività direttamente coinvolte dalle restrizioni. A gettare ulteriore benzina sul fuoco, richiedendo chiarimenti, è Davide Bellomo, principale esponente del gruppo consigliare della Lega. Che parla di schizofrenia da parte di Emiloano e Lopalco: ” E’ impressionante la velocita’ – ha dichiarato – con cui il presidente Emiliano, il suo assessore Lopalco e il direttore del Dipartimento promozione della salute Vito Montanaro cambiano atteggiamento sulle restrizioni che il Cts e il Ministero della Salute impongono alla regione Puglia. L’arancione – era tanto desiderato: ‘meglio rimanere in zona arancione’ diceva Emiliano solo qualche giorno fa, e Lopalco addirittura l’invocava per tutta l’Italia. Ora, a frittata fatta, invocano il giallo”. Commento negativo anche sulle sofferenze di attività come bar e ristoranti, costretti ancora all’asporto. “Un vero disastro – continua Bellomo – che si poteva evitare con l’attivazione di una ventina di posti in terapia intensiva”. Le restrizioni saranno valide almeno per un’altra settimana.
TAMPONI, SERVE POTENZIAMENTO. Oltre all’aumento dei posti per la terapia intensiva, si cercherà d’ora in poi anche di intensificare i tamponi. Nicola Calabrese, segretario Fimmg Bari (Federazione dei medici di medicina generale), denuncia un caso di prenotazione per il primo tampone diagnostico di un sospetto restituito col primo appuntamento disponibile dopo 12 giorni. Per evitare ulteriori disguidi, l’Asl sta lavorando per implementare ulteriormente le prenotazioni di tamponi che i medici possono effettuare in tutte le postazioni attualmente disponibili. Su un totale di 1602 richieste da Giava Covid il primo febbraio, la
disponibilita’ nell’agenda Asl era di 470 appuntamenti. Ne consegue che la domanda e’ molto piu’ alta dell’offerta di appuntamenti a disposizione.