De Laurentiis: presto il Bari avrà un direttore sportivo

Fra presente e futuro: gli errori e le ambizioni di De Laurentiis – La conferenza stampa

Serviva un messaggio forte per l’ambiente barese e Luigi De Laurentiis ha voluto trasmetterlo in prima persona senza peli sulla lingua. Ha parlato del presente e del futuro, del mercato e degli errori commessi. Ha risposto a tutti con grande schiettezza e sincerità. In uno dei momenti più delicati della storia recente del Bari molti si sono posti domande sul futuroci. La risposta in merito a questo tema caldo è stata chiara: i De Laurentiis ci saranno ancora e non hanno intenzione di abbassare le proprie ambizioni. Su questo e sulle voci che vedrebbero il Bari come una succursale del Napoli non ha avuto problemi a mostrare il suo lato umano, parlando di ‘’nervo scoperto’’: il presidente ha a cuore il Bari e non vuole che si metta in discussione l’impegno della famiglia e della società. Tutti commettono errori e spesso si fa fatica ad ammetterlo. Dev’essere stato difficile farlo in diretta parlando a tutti i tifosi baresi davanti alle telecamere. Eppure, il presidente si è mostrato trasparente circa il suo operato, le sue scelte e i rischi da lui intrapresi, come ad esempio optare per l’esonero di Vivarini e rivoluzionare il gruppo squadra, o come decidere di cambiare allenatore e direttore sportivo, assieme, a pochi giorni dal termine del mercato di riparazione (direttore sportivo ancora non rimpiazzato e da lui stesso identificato coma lacuna principale della struttura societaria).

Nel mostrarsi senza filtri ha anche espresso ‘’frustrazione nel vedere in campo atteggiamenti e prestazioni che non corrispondono ai buoni propositi’’, per porre i suoi ragazzi difronte al senso di responsabilità che chi indossa la maglia del Bari deve percepire e, orgogliosamente, onorare.

Il numero uno biancorosso non si è mostrato soddisfatto dei risultati raggiunti (giustamente) ed è giorno e notte alle prese con il desiderio di ottenere la serie B, obiettivo da perseguire per completare al meglio una stagione tortuosa.

La società c’è e lo ha dimostrato ancora. Si commettono errori, ma i migliori non hanno problemi a riconoscerli, perché sono i primi a individuare il punto da cui ripartire. E i migliori non sono mai contenti del proprio lavoro, così come De Laurentiis non è soddisfatto del suo: “il voto che do a me stesso? Una sufficienza striminzita. Sono abituato a puntare in alto”.

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