L’ ex ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, in carica fino alla caduta del governo Conte, furente con l’attuale sottosegretario nel medesimo dicastero Rossano Sasso, leghista barese, scelto da Mario Draghi.
Motivo del contendere, in questa intemerata via social dell’esponente dei 5 stelle, la nomina di un nuovo collaboratore ministeriale dell’ex segretario provinciale dell’Ugl Scuola del capoluogo pugliese, eletto deputato nelle file del partito di Salvini nelle elezioni del 2018. La personalità scelta da Sasso per coadiuvarlo al Ministero è il sindacalista napoletano Pasquale Vespa, imputato in un procedimento promosso proprio dalla Azzolina, per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce.
Questo il testo diffuso su Facebook dalla parlamentare pentastellata: “Apprendo che il sottosegretario Rossano Sasso ha un nuovo collaboratore al Ministero dell’Istruzione. Si chiama Pasquale Vespa: è un docente imputato in un procedimento penale per diffamazione reiterata a mezzo stampa e minacce gravi. Pasquale Vespa ha trascorso gli ultimi due anni della sua vita ad insultarmi pubblicamente, fomentare aggressioni verbali e allusioni sessuali. Minacciarmi di morte.
Un cyberbullo, a tutti gli effetti. Ha provato a nascondere i contenuti rimuovendoli dalle proprie pagine, questo non gli ha impedito di essere imputato in un processo che inizierà a breve. Ma non è una questione di legalità. O, almeno, non solo. È una questione di opportunità e di civiltà. Questo signore la sera sfoga i propri istinti sessuali su bocche e rossetti rossi e minaccia di morte un esponente di Governo, la mattina dopo si presenta come “educatore” a scuola, laddove si dovrebbero insegnare altri valori, prima di tutto il rispetto e la tolleranza. Questo signore oggi ha responsabilità sul governo della scuola italiana. La scelta del sottosegretario Sasso non mi sorprende, purtroppo. Ma mi chiedo se il Ministro Bianchi sia a conoscenza del fatto che Vespa venga assunto nel suo Gabinetto. E cosa ne pensi.”
Al fianco della donna si è schierato il M5S, che ha emesso un comunicato nel quale dichiara il proprio appoggio alla deputata, definendo la decisione “Una provocazione non solo nei confronti di Lucia Azzolina e del MoVimento, ma anche nei confronti di tante donne che ogni giorno subiscono insulti sessisti, offese, minacce e persecuzioni. Una decisione, quella della Lega, che dovrebbe indignare tutti i cittadini e tutte le forze politiche, sempre pronte, a parole, a schierarsi dalla parte delle donne.
Così, mentre il Parlamento si occupa del contrasto alla violenza di genere e al cyberbullismo, la Lega assume una persona imputata per tali azioni al Ministero dell’Istruzione. Proprio un bel messaggio.”
Immediata la replica di Sasso, in un botta e risposta svoltosi tutto sui social network: “Il professor Pasquale Vespa, sindacalista e leader nazionale del movimento dei docenti precari, ha sempre rappresentato una spina nel fianco per l’onorevole Azzolina e per le politiche ostili nei confronti del mondo del precariato. Un simbolo dei diritti dei lavoratori più deboli, che ha condotto battaglie evidentemente dure e scomode, che adesso si vorrebbe fare passare come uno stalker e come un molestatore. Il lavoro della magistratura, siamo certi, riporterà fatti e dinamiche nella giusta prospettiva. Ma se qualcuno pensa di intimidire o rallentare l’azione di Governo, volta alla giusta ripartenza della scuola e all’eliminazione del precariato, si sbaglia di grosso.”