Quando ricevere il bene ti porta a donarlo agli altri. Questa è la storia di Daniele Zaccaro, ex bullo, ex delinquente che ha deciso di dare una svolta alla sua vita. Adesso è educatore nella comunità Kayròs e insieme ai suoi colleghi dà una mano ai ragazzi a tornare sulla retta via.
Per far conoscere la sua storia e seguire il suo esempio, il centro di Servizio al volontariato San Nicola ha organizzato per giovedì 8 aprile un incontro online nell’ ambito del progetto CSV4Future.
Il centro invita le associazioni, gli studenti, i ragazzi, i docenti a partecipare e a condividere l’evento, perché sarà una testimonianza che lascerà il segno.
L’incontro si terrà su zoom a partire dalle 16 ed è possibile iscriversi tramite questo link: https://forms.gle/dKKHYLL6pKbPA7Z27
Si riceverà una mail di conferma con il link per partecipare all’evento.
Qualche dato biografico sulla sua storia.
Daniel Zaccaro nasce il 4 marzo del 1992 a Milano e cresce nella periferia della sua città, Quarto Oggiaro. Ha un sogno: diventare calciatore. All’età di 10 anni è all’Inter, ma il suo sogno si infrange presto. Da allora inizia a cacciarsi nei guai e anche a scuola fioccano le sospensioni. Per accontentare il padre si iscrive all’ Istituto tecnico, ma odia quella scuola. Da adolescente è affascinato dai soldi e dalla bella vita; primi furtarelli e poi il passo successivo: una rapina in banca a cui ne seguono altre. Una auto guidata senza patente finchè non arrivano l’arresto e il trasferimento al carcere minorile Cesare Beccaria. Trascorre tre anni con trasferimenti a Catania, Bari e Bologna e vari tentativi di collocamento nelle comunità di Varese ed Arezzo.
Ma un incontro gli cambia la vita: don Claudio che ha una comunità alternativa alla misura del carcere. Inizia a capire l’importanza del rispetto delle regole e dei punti di riferimento positivi.
Si avvicina a don Claudio e dopo alterne vicende giudiziarie giunge alla comunità Kayrós. Il sacerdote senza imposizioni cerca di responsabilizzarlo. Da qui qualcosa cambia e il giovane ribelle inizia ad intravedere un nuovo stile di vita. Don Claudio gli affida un ragazzo di cui diviene responsabile e a cui cerca di trasmettere i valori positivi della vita. E’ la sua prima piccola esperienza da educatore.
Dopo un anno e mezzo, finita l’esperienza di misura alternativa in Kayròs, ritorna a casa, ha imparato molto fra carcere e comunità ed è pronto ad affrontare la vita. Non è forte abbastanza, è nuovamente arrestato e finisce per sei mesi a San Vittore. Conosce un insegnate a cui si lega e decide di ritornare a scuola. Si diploma e si iscrive alla facoltà di Scienze dell’educazione. Si laurea e ora pensa e spera di potere essere utile ai ragazzi che come lui hanno imboccato una cattiva strada: vuole restituire un po’ di ciò che ha ricevuto.
Una storia istruttiva da cui c’è tanto da imparare.
Paola Copertino