Eataly dice addio a Bari. A casa 40 dipendenti

Dopo otto anni Eataly saluta Bari. Il supermercato/ristorante della famosa catena chiuderà definitivamente i battenti a causa dei bassi fatturati. I sindacati avevano chiesto un incontro ai vertici dell’azienda quando, appena dopo l’annuncio della zona rossa in Puglia, ai piani alti di Eataly avevano deciso di chiudere il supermercato barese “almeno” fino a oggi 6 aprile. “Poi non si sa” avevano detto ed è subito scattata la preoccupazione per i 40 dipendenti del locale in Fiera del Levante.

Oggi, a conclusione dell’incontro chiesto e ottenuto, è emerso che la chiusura non sarà relativa soltanto alle restrizioni dei decreti covid, ma definitiva. Eataly non rialzerà più le saracinesche. A nulla erano servite, a detta della società, le ristrutturazioni del 2019 che avevano ridotto sia la superficie del negozio che il personale impiegato.

Tuttavia, le sigle sindacali Filcams, Fisascat e Uiltucs non sono disposte a mettere la parola fine alla questione. Per loro, Eataly dovrebbe tentare di trovare altre soluzioni per continuare a investire su Bari. Una di queste, potrebbe essere la ricerca di una nuova location lontana da quartiere fieristico dove, si sa, gli affitti di locazione sono altissimi. Lo aveva denunciato già qualche giorno fa Mimmo Loiacono, fondatore del Birrificio Bari. Il comitato delle aziende presenti in Fiera del Levante era in origine costituito da 20 marchi, ora se ne contano soltanto 9: segno del fatto che il caso Eataly non è isolato.

I sindacati hanno fatto sapere che coinvolgeranno ora la task force regionale per l’occupazione e l’amministrazione comunale di Bari al fine di salvaguardare l’occupazione dei 40 dipendenti Eataly. Questo, per sventare “il rischio di lacerare ulteriormente il nostro tessuto produttivo e sociale – scrivono – già prostrato dagli effetti di questa crisi”.

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