Attacco hacker, ancora fuori uso registro elettronico Axios. Coinvolte anche scuole baresi

Un attacco hacker, iniziato il 3 aprile e che produce ancora oggi i suoi effetti. La piattaforma Axios, che sviluppa software utilizzati per i servizi di segreteria dal 40% delle scuole d’Italia, non ha ancora risolto i problemi informatici che impediscono a genitori, docenti e personale degli istituti interessati di accedere, ad esempio, al registro online delle singole classi.

Colpiti dal malfunzionamento anche alcuni plessi baresi, come ad esempio le scuole elementari Tauro e Carrante, appartenenti al XVII circolo didattico “Poggiofranco”. I pirati informatici, regolarmente denunciati dall’azienda alla polizia postale di Roma, secondo alcune fonti avrebbero anche richiesto un riscatto in bitcoin, per far cessare il misfatto.

Nessuna informazione relativa all’andamento scolastico dei soggetti interessati, o ulteriori dati sensibili, sarebbero finiti nella disponibilità di chi ha pianificato l’attacco, attuato attraverso un virus informatico ramsonware di ultima generazione.

Un problema di difficile soluzione, che impegna da giorni gli esperti, e che si spera di risolvere entro il 12 aprile. Nelle immagini che seguono, le uniche schermate, allo stato, accessibili.

Sulla pagina d’ ingresso al registro, ancora oggi, è possibile leggere le rassicurazioni che venivano fornite all’utenza al momento dell’acquisto del servizio: il registro elettronico “è basato su altissimi standard di sicurezza, i nostri server sono tutti in Italia (Arezzo), tutte le connessioni sono effettuate tramite il protocollo Https e crittografia Ssl con certificato dei più importanti Ca al mondo: Verisign Symantec e GeoTrust. Ma non basta, prima di essere inviati tutti i dati sono crittografati a priori e questa tecnologia, unica nel suo genere, raddoppia le garanzie di sicurezza rendendo Re sicuro come nessun altro.”

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