Mentre in Puglia la campagna vaccinale stenta a decollare, si registrano altri 15 decessi legati alla pandemia in atto. Due di questi sono stati registrati in provincia di Bari. Sempre alta nelle ultime 24 ore la percentuale di casi di positività sul totale dei tamponi effettuati: 12,9%. Nel dettaglio scoperti 1359 nuovi casi su 10485 test. Come sempre circa la metà in provincia di Bari.
Intanto il presidente dell’Ordine dei medici Filippo Anelli loda il lavoro, l’impegno e la dedizione dei suoi colleghi in una Regione che risulta “ai primi posti per numero di contagi in rapporto alla popolazione e agli ultimi posti per l’andamento della campagna vaccinale”. “Negli ospedali – continua – non vengono più rispettati gli standard di rapporto medici/posti letto, nè la distinzione di ruolo tra le varie specialità. Fortunatamente, le terapie intensive non sono ancora sature, ma da molti altri punti di vista la situazione è simile a quanto è accaduto a Bergamo durante la prima ondata. Sul territorio, fronte di un tracciamento ormai saltato, da settimane i medici di famiglia sono impegnati a tappare le falle del sistema, portando avanti la sorveglianza dei malati domiciliari, prenotando i tamponi e, da qualche giorno, somministrando i vaccini. Hanno carichi di lavoro insostenibili, con 12/13 ore di lavoro sette giorni su sette”.
Affermazioni gravissime che Filippo Anelli ripete da mesi e che hanno sempre trovato indifferenza nelle autorità sanitarie regionali a cominciare dall’assessore al ramo Lopalco che anzi spesso ha indicato proprio nei medici un freno alle cure e alla lotta alla pandemia.