Qualcuno l’avrà scambiato per un miraggio – e sarebbe comprensibile dopo quattro anni di attesa – ma per fortuna è tutto vero. Nel rione Marconi ha fatto la sua comparsa il primo dei 30 candelabri ornamentali che ripristineranno anche qui, a seguito di vicissitudini storiche del secolo scorso, l’aspetto inconfondibile del lungomare barese.
L’esemplare montato questa mattina sarà sottoposto ad accurate verifiche da parte dei tecnici comunali per quanto concerne gli standard qualitativi, dimensionali e geometrici richiesti in sede di gara. Se l’esito sarà positivo, si potrà procedere con l’installazione degli altri 29 lampioni artistici nel tratto compreso tra la spiaggetta di San Cataldo e il lido San Francesco (lungomare Starita – Paolo Pinto – Umberto Giordano).
Originariamente i lavori avrebbero dovuto concludersi nel 2017. In quell’anno tuttavia sono stati realizzati solo i basamenti in cemento con rivestimento in pietra e allaccio elettrico predisposto. A causa di controversie con la ditta appaltatrice (che ha ricevuto un’interdittiva dalla Prefettura di Roma), il Comune di Bari ha dovuto poi risolvere il contratto affrontando le immancabili lungaggini burocratiche.
La buona notizia, però, è che i candelabri sono stati prodotti prima della rescissione dell’appalto e per questo gli uffici comunali hanno potuto recuperare l’intera fornitura. Le operazioni di montaggio, previo superamento delle verifiche tecniche, saranno affidate a un’altra ditta tramite una nuova procedura.
I 30 lampioni artistici per il quartiere Marconi, fusi in ghisa sul calco di quelli del lungomare monumentale, si differenziano dagli originali per due importati accorgimenti: nascono già con moderne lampade a led e soprattutto si compongono di elementi modulari, il che ne faciliterà le riparazioni in caso di danneggiamenti.