La lente della Procura della Repubblica di Bari sulle procedure di aggiudicazione dell’appalto per il nuovo ospedale San Cataldo di Taranto. Gli inquirenti indagano su presunte illegittimità ed avrebbero iscritto nel registro degli indagati due nomi importanti dell’apparato burocratico della Regione Puglia, nonche’ strettissimi collaboratori del presidente Michele Emiliano come Claudio Stefanazzi, capo di gabinetto della Regione, ed Elio Sannicandro, direttore generale dell’agenzia regionale Asset.
Nei confronti dei due i reati ipotizzati sarebbero turbativa d’asta, concorso in abuso d’ufficio, falso materiale e turbata libertà di scelta del contraente. L’inchiesta vede impegnati gli uomini della Guardia di Finanza, coordinati dal procuratore aggiunto Alessio Coccioli e dal sostituto Michele Ruggiero. Ieri è stato notificato alle parti l’avviso di proroga delle indagini.
Stando a quanto si apprende, il 26 novembre 2018 la Regione avrebbe trasmesso ad Invitalia, ente gestore della gara, una lettera, firmata da Stefanazzi, nella quale si indicava Sannicandro come componente della commissione di valutazione delle offerte tecniche per conto dell’istituzione presieduta da Michele Emiliano.
Il tanto discusso appalto è stato in passato al centro di un contenzioso amministrativo, che si è concluso con la pronuncia di una sentenza del Consiglio di Stato, nel giugno scorso. Con quel provvedimento, i giudici hanno confermato l’aggiudicazione dei lavori ad un raggruppamento di imprese capeggiato dalla barese Debar.