Bonus “scaricatutto”, Naspi e riaperture ecco la ricetta dell’Anpit

Dal bonus “scaricatutto” alla Naspi rafforzata, senza prescindere dalle riaperture, ovviamente in sicurezza e da una ormai ineludibile riforma fiscale. Idee chiarissime quelle contenute nel documento di “Italia Futura: idee per il rilancio” che l’Anpit (Associazione Nazionale per l’industria e il Terziario) ha presentato alle Camere, chiarendo come l’obiettivo sia quello di facilitare la ripartenza stimolando un rimbalzo del PIL per mezzo di un rilancio della domanda interna. All’evento online hanno preso parte, in video-conferenza, il sottosegretario al Mipaaf Gian Marco Centinaio, l’on. Stefano Fassina della Commissione Bilancio della Camera, il Presidente di Coldiretti Ettore Prandini, Franco Maria Ricci, Presidente della Fondazione Italiana Sommelier e il Presidente di Anpit Federico Iadicicco.

“Occorre stimolare i consumi introducendo una detrazione fino a 5 mila euro per l’acquisto dei beni di consumo, una sorta di “scaricatutto” – ha spiegato il presidente Anpit Federico Iadicicco – E ancora, favorire il passaggio dagli ammortizzatori sociali Covid ad una forma rafforzata della Naspi, per aiutare le imprese a riprogrammare e superare il blocco dei licenziamenti. Infine, detassare gli utili reinvestiti”.

Il sottosegretario all’Agricoltura Centinaio ha apprezzato le proposte programmatiche presentate dall’Anpit consapevole “che i contributi non potranno mai colmare i vuoti lasciati dalla crisi, servono iniziative volte a sostenere le imprese nell’immediato. Per il futuro investire in infrastrutture materiali e immateriali”.

Grande attenzione nel corso degli interventi è stata posta alle tematiche della digitalizzazione, della riforma fiscale e dello snellimento della burocrazia, anche per allineare l’Italia al resto d’Europa.

“Il 2020 marchiato dal COVID – è il commento del vice presidente nazionale di Anpit Gianni Mignozzi – ci ha lasciato in eredità alcune centinaia di miliardi di euro di risparmi in eccesso accumulati dalle famiglie italiane durante i diversi lockdown, per cui il combustibile per dare propulsione ad un rimbalzo delle spese e dare un impatto materiale sul PIL è già nei nostri serbatoi, bisogna solo creare quella scintilla in grado di riavviare il motore della nostra economia”.

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