Covid, ordinanza regionale: dalla pesca sportiva alle barche. Ecco come comportarsi

L’emergenza Covid cambia le abitudini della popolazione, in vari contesti. La Regione Puglia non fa eccezione. L’ordinanza 116, emanata dalla giunta Emiliano, ad esempio, detta le disposizioni per “le attività di monitoraggio fauna selvatica e ripopolamento,  pesca sportiva, addestramento animali, rimessaggio barche.” Il provvedimento, visto l’approssimarsi della bella stagione, interessa un gran numero di baresi e pugliesi.

Entrando nel merito, la decisione del governo regionale limita, ad esempio, l’esercizio della pesca sportiva e dilettantistica, prevedendo che quest’ultima possa essere effettuata in forma individuale nel Comune di residenza, domicilio o abitazione, con obbligo di rientro nella stessa giornata. Previste, inoltre, specifiche condizioni, quali il possesso della dichiarazione che abiliti all’esercizio della pesca sportiva/ricreativa, ai sensi del Decreto ministeriale del 6 dicembre 2010.

Per quanto concerne le imbarcazioni, per questo tipo di sport non vi possono essere, a bordo, più di due persone, almeno una delle quali deve essere in possesso della predetta dichiarazione. Le unità da diporto possono essere raggiunte,  dal proprietario o dal marinaio in possesso di regolare contratto, al massimo una volta al giorno, per lo svolgimento delle operazioni di manutenzione e riparazione.

Altre disposizioni sono state emanate per quanto concerne l’addestramento di cani. I proprietari e gli affidatari degli animali possono svolgere tali esercitazioni solo se residenti in Puglia ed in zone all’uopo autorizzate all’interno del territorio regionale. Consentite anche le attività di censimento, monitoraggio  e ripopolamento in relazione alla fauna selvatica.

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