Sul sito “Galleria Mezzitoni” è visibile e si può ammirare l’anteprima del progetto fotografico “Dietro le quinte – La pandemia nello spettacolo” patrocinato dal Comune di Bari e al quale hanno contribuito i luoghi della cultura barese come: AncheCinema, Casa di Pulcinella, Kismet/Teatri di Bari, Il Pentagramma, MultiCinema Galleria, Nuovo Teatro Abeliano e Teatro Palazzo.
Emilio Badolati e Pino Di Cillo, autori del progetto, hanno omaggiato i lavoratori e le lavoratrici dello spettacolo, messi in ginocchio dalla pandemia, con una serie di scatti fotografici che raccontano il disagio che questi professionisti stanno vivendo da oltre un anno.
Dietro questa mostra c’è un pensiero molto profondo che mette in luce tutto quello che non si vede, il dietro le quinte di ogni progetto culturale.
Con questa iniziativa si è immaginato di fornire un contributo fotografico a tutti coloro che si sono prodigati in questi mesi, al chiuso di quei contenitori culturali, per migliorare la futura fruizione, concentrandosi sulle manutenzioni, sui controlli, sul riordino, sulle prove degli spettacoli lasciati a metà, sulla riorganizzazione dei prossimi eventi nei cartelloni.
Ma il progetto non si ferma qui.
“Dietro le quinte, la pandemia nello spettacolo” diventerà una mostra fotografica in presenza con immagini inedite appena le norme sanitarie lo permetteranno.
Per gli attori sono fondamentali gli spettatori e non si può fare a meno della bellezza, dell’ arte, anche se sono state considerate non indispensabili.
I tecnici, il mondo dello spettacolo non è stato improduttivo, inattivo, ma ha utilizzato questi mesi per organizzare, creare, migliorare, formare mettere a posto attrezzature e stumentazioni.
Gli autori della mostra naturalmente vogliono al più presto realizzarla in presenza, perché la fotografia ha bisogno di carta e di sguardi, meno di monitor e quindi considerano l’attuale formula come una anteprima come un annuncio, uno spot, una prefazione..
L’inaspettato arrivo della ‘crisi COVID-19’ ha avuto un impatto terribile e dolorosissimo, non solo sulla salute ma, soprattutto, sul mondo del lavoro.
In particolare, la necessità di ridurre ed eliminare gli assembramenti, fonte naturale delle occasioni sociali, ha comportato un duro colpo al mondo della Cultura, costretto a immolare l’uso di teatri, di cinema, di sale concerto, pur di arginare le curve incontrollabili di contagio.
Chiudere queste strutture però, non ha significato solo impedire la concentrazione di persone ma, principalmente, danneggiare l’intero comparto che fattura miliardi di euro e occupa migliaia di posti di lavoro.
Al mero calcolo economico poi, va aggiunto il dirompente effetto psicologico sulla cittadinanza causato dalla mancata fruizione culturale e sociale.
Per porre l’accento su tale situazione, e puntare i riflettori sull’impatto che la pandemia ha determinato sul comparto lavorativo che fa funzionare teatri, cinematografi, sale da concerto, conservatori, scuole, i curatori della mostra hanno immaginato un progetto fotografico che potesse risultare solidale con tutti coloro che operano nel mondo dello spettacolo riproponendosi di realizzare una mostra fotografica con dei contributi multimediali che tendano ad esaltare non solo la bellezza dei luoghi della nostra città in attesa della riapertura ma, essenzialmente, gli effetti che la pandemia sta causando alle vite di attrici e attori, cantanti, ballerini e ballerine, tecnici, costumisti, proiezionisti, fonici, registi, direttori artistici, gestori, proprietari delle strutture, insegnanti e studenti di musica, insieme a tutte le preziose professionalità di supporto alle attività.
La mostra fotografica, da allestire in presenza con immagini inedite non appena le norme sanitarie lo permetteranno, sarà condivisa con tutte le strutture cittadine che hanno aderito all’iniziativa:
Alla pagina https://www.galleriamezzitoni.com/dietrolequinte è possibile visionare la fatica dei protagonisti del backstage per mostrare al mondo la loro presenza, in attesa delle grida di gioia e delle risate di libertà che la mostra, quando potranno riabbracciarci, rappresenterà.
Paola Copertino