La riflessione quotidiana di Monsignor Francesco Savino

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ, 23 APRILE 2021
VENERDÌ DELLA III SETTIMANA DI PASQUA
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«L’Agnello immolato
è degno di ricevere potenza e ricchezza, sapienza e forza,
onore, gloria e benedizione. Alleluia». (Ap 5,12)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
I La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda.
✠ Dal Vangelo secondo Giovanni (Gv 6,52-59).
In quel tempo, i Giudei si misero a discutere aspramente fra loro: «Come può costui darci la sua carne da mangiare?». Gesù disse loro: «In verità, in verità io vi dico: se non mangiate la carne del Figlio dell’uomo e non bevete il suo sangue, non avete in voi la vita. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciterò nell’ultimo giorno. Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue rimane in me e io in lui. Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per il Padre, così anche colui che mangia me vivrà per me. Questo è il pane disceso dal cielo; non è come quello che mangiarono i padri e morirono. Chi mangia questo pane vivrà in eterno». Gesù disse queste cose, insegnando nella sinagoga a Cafàrnao.

MEDITAZIONE
Simeone il Nuovo Teologo [(ca 949-1022)
monaco greco],
Inni 51, SC 196

“Chi mangia questo pane vivrà in eterno” (Gv 6,58)

Come una volta il mare percosso dalla verga di Mosè e la manna discesa dal cielo erano solo la figura e il simbolo della verità, e null’altro, il mare, del battesimo e la manna, del Salvatore, così le cose di cui parliamo sono il simbolo e la figura di realtà dotate di una trascendenza e gloria incomparabili, quanto l’increato trascende per natura ciò che è creato. La manna infatti, che è chiamata “pane e cibo degli angeli”, che la gente mangiò allora nel deserto, è finita, è scomparsa e tutti sono morti, coloro che ne avevano mangiato: poiché la manna non partecipava della vera vita mentre la carne del Maestro, divinizzata e piena della vita, fa partecipare chi ne mangia alla vita e rende immortali. (…)
Ha iniziato con lo spogliarmi della corruzione e della morte, rendendomi completamente libero sensibilmente e coscientemente, e – mistero più incredibile di ogni altro – ha fatto di me un nuovo cielo ed ha fissato in me la sua dimora, lui il Creatore di tutto, favore di cui alcuno fra i santi dei tempi antichi fu giudicato degno. Una volta, infatti, parlava per intermediario dello Spirito divino e attraverso l’opera di Quello realizzava meraviglie, ma mai e poi mai Dio si è unito sostanzialmente a qualcuno prima che divenisse uomo Cristo mio Dio: è Lui che, preso un corpo, ha dato il suo Spirito divino e, per mezzo di lui, si è unito sostanzialmente a tutti i credenti, costituendo così un’unione inseparabile.

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
Dio onnipotente,
che ci hai fatto conoscere la grazia della risurrezione del Signore,
donaci di rinascere a vita nuova
per la forza del tuo Spirito di amore. Per Cristo nostro Signore.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Io sono il pane vivo, disceso dal cielo, dice il Signore.
Se uno mangia di questo pane vivrà in eterno.» (Gv 6,51)
In Cristo Risorto, nostra unica speranza, sia benedetta questa giornata.

  • don Francesco

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