I luoghi dell’arte sono rimasti chiusi in questo lungo periodo di fermo che non ha permesso ai visitatori di potervi accedere, ma questo non vuol dire che siano rimasti immobili. Anzi. L’emergenza sanitaria ha permesso a molti di loro di rifarsi il look, di curare meglio l’aspetto espositivo, di ripensare alla disposizione delle opere, di aggiornare tecnologie e strumentazioni, insomma, il tempo non è andato sprecato, ma stato impiegato proficuamente dagli addetti ai lavori.
Nella Giornata mondiale del libro Ines Pierucci, assessore alle Politiche culturali e turistiche (Culture, marketing territoriale e turismo) del Comune di Bari è stata al museo civico per una ricognizione ufficiale del patrimonio conservato e che con la collaborazione della Soprintendenza archivistica e archeologica sarà restaurato con l’obiettivo rivolto alla valorizzazione ed esposizione del patrimonio della città.
Il museo civico in Strada Sagges conserva circa 1300 opere del fondo fotografico Antonelli tra lastre e positivi, il fondo Pastorell con le meravigliose istantanee della prima guerra mondiale e la storica foto di Mussolini durante una manifestazione socialista a Bari, il campionario di carte da gioco Murari e le straordinarie caricature di Frate Menotti, il primo libro stampato a Bari, preziosa cinquecentina: partenopeo su avio, 1250 fotografie e ritratti dei caduti di guerra, opere della collezione Tanzi consistente in ritratti, pergamene e armi, il fondo librario della vecchia Biblioteca comunale che nel museo troverà spazio grazie al progetto Colibrì in via di definizione.
Ventimila volumi, quaderni monografici, comprese le donazioni di 1182 volumi della famiglia Carofiglio, gentilmente donati da Gianrico e Francesco e 350 libri del professor Lovero. Una splendida emeroteca De Grecis che raccoglie una collezione di 320 volumi contenenti i periodici del Corriere delle Puglie, Corriere della sera, Il fronte interno, Popolo di italia, la Tribuna, il Giorno, Giornale di Italia, il Mondo e la Gazzetta di Puglia negli anni della guerra. Nonché la raccolta delle Gazzette ufficiali del Regno di Italia lunga un secolo, dal 1870 al 1965.
L’assessore Pierucci ha colto l’occasione della visita per ringraziare Francesco Carofiglio e a Paola di Marzo per il grande lavoro di valorizzazione del museo storico della città avviato con professionalità, passione e spirito di abnegazione sin dal 2005 e che vedrà quanto prima la tanto attesa riapertura.