Era diventato il clan egemone in città. Il più forte, in termini di affiliati e di affari nella mappa della malavita metropolitana. Polizia e carabinieri hanno ricostruito gli organigrammi e le attività che dal 2015 hanno consentito al gruppo degli Strisciuglio di estendersi a macchia d’olio. Ed è scattato il blitz “Vortice maestrale” – coordinato dai pm Lidia Giorgio e Marco D’Agostino in collaborazione con la Dna – nei confronti di 99 persone . Le accuse: associazione mafiosa, traffico di droga e di armi, estorsioni, lesioni e rissa.
A capo dell’organizzazione, secondo gli inquirenti, c’erano i pluripregiudicati Vito Valentino e Lorenzo Caldarola, oltre ai referenti nei vari rioni e città della provincia (Alessandro Ruta, Saverio Faccilongo, Giacomo Campanale). Tra gli arrestati, ci sono i figli del boss Caldarola, Francesco e Ivan, e Antonio Busco, ritenuto quest’ultimo uno dei fornitori di droga. L’ordinanza è firmata dal gip del Tribunale di Bari Giovanni Anglana. Nell’inchiesta che coinvolge complessivamente 147 indagati, sono contenute le dichiarazioni di 21 collaboratori di giustizia.