La stagione dei fiori d’arancio è nel pieno. In tempi normali, in questo periodo, la Puglia sarebbe un’unica sala ricevimenti a cielo aperto e invece sono mesi che il settore, a causa della pandemia, è completamente bloccato. Ieri avevamo parlato dell’appello lanciato da Giusy D’Ambrosio, vice presidente di Pwpa, che ha rilanciato il protocollo sottoscritto dalla sua associazione insieme a Confcommercio.
Le masserie pugliesi, nel 2019, erano riuscite a “rosicchiare” ben 3 punti percentuali alla Toscana, che con le sue tenute e i suoi vigneti è la diretta concorrente del Tacco dello Stivale nel settore wedding. Un’industria in forte ascesa, che poi nel 2020 ha subito il brusco stop noto a tutti.
Oggi, l’assessore pugliese alla Sanità Pier Luigi Lopalco e l’assessore allo Sviluppo economico Alessandro Delli Noci hanno incontrato in Regione alcuni rappresentati del settore.
Sia Lopalco che Delli Noci hanno espresso solidarietà nei confronti di tutta la filiera del wedding, fiduciosi del fatto che si potrà riprendere in sicurezza con un protocollo unico che recepisca le indicazioni nazionali. Queste ultime, tuttavia, tardano ad arrivare, anche se Lopalco si è detto ottimista in seguito alla recente visita in Puglia del ministro agli Affari regionali Maria Stella Gelmini, la quale si sarebbe dimostrata molto sensibile al tema. «Siamo anche pronti a formare il personale delle aziende ricettive con corsi appositi per covid manager» ha detto l’assessore alla Sanità.
Dal canto loro, i rappresentanti del settore chiedono di poter ripartire in concomitanza del rilascio del green pass, con tamponi obbligatori per gli invitati e ricevimenti possibili anche in zona gialla con tutte le dovute misure di sicurezza.