L’ Alleanza Slow Food, sinonimo di eccellenza gastronomica. Ce la fa conoscere Vincenzo Florio.

Per la rubrica “Visitati per voi”, oggi conosciamo e visitiamo virtualmente una nuova alleanza gastronomica.A farcela conoscere è Vincenzo Florio, maestro pizzaiolo pugliese, che è entrato a far parte del network dell’Alleanza Slow Food.

Cosa significa fare parte di questo prestigioso gruppo?

E’ un patto fra cuochi e piccoli produttori per promuovere i cibi buoni, giusti e puliti del territorio e per salvare la biodiversità. Far parte dell’Alleanza Slow Food è quindi sinonimo di qualità ed esperienza nel campo della gastronomia. È arrivata per me, maestro pizzaiolo, pugliese, originario di Toritto, Ambassador e consulente per prodotti di diversi marchi con rilevanza nazionale ed internazionale, questa prestigiosa nomina all’interno dell’Alleanza Slow Food.

Per me , e dunque anche per tutte le pizzerie e locali si tratta di un risultato prestigioso giunto dopo un impegno proficuo su tutto il territorio nazionale. Cuochi e pizzaioli come me, si impegnano a segnalare i nomi dei produttori dai quali si riforniscono, per dare rilievo e visibilità al loro lavoro.

Quali devono essere le caratteristiche delle materie prime?

Qualità e certezza della provenienza dei prodotti utilizzati: sono questi i due principali valori da sempre perseguiti da me, che poi sono espressione dei principi ricercati dall’Alleanza Slow Food.

Quali sono i prodotti che utilizzate?

I cuochi dell’Alleanza impiegano ogni giorno nelle loro cucine i prodotti di contadini, allevatori, casari, pescatori, viticoltori, artigiani che producono con passione e rispetto per la terra e per i loro animali.

Quale è lo scopo dell’ Alleanza?

 Lo scopo dell’Alleanza è quello di valorizzare le produzioni locali sostenibili e virtuose, a partire dai Presìdi Slow Food, dall’Arca del Gusto, dalle Comunità Slow Food, dando così visibilità, dignità e giusto valore ai produttori e al loro lavoro, riducendo l’impatto ambientale della propria attività e lo spreco alimentare. L’Alleanza valorizza le tradizioni gastronomiche locali, ma non vincola le possibilità di espressione dei cuochi.

Quale è il messaggio che volete trasmettere?

Tuttavia, il messaggio che si vuole comunicare ha un risvolto interessante, oltre che differente. Il far parte dell’Alleanza Slow Food, come si accennava, è garanzia di qualità ed esperienza. Chi gusta le pizze create ad arte da me e dai miei colleghi, ha l’assoluta certezza che i prodotti sono il frutto di un’attenta ricerca poichè cuochi dell’Alleanza si impegnano a utilizzare nella loro cucina il maggior numero possibile di prodotti locali “buoni, puliti e giusti” ed espressione della biodiversità del loro territorio.

Ed è proprio su questo che ha voluto focalizzare l’attenzione il maestro pizzaiolo Vincenzo Florio. «Questa risultato lo dedico alla mia clientela per cui mi impegno quotidianamente ricercando prodotti genuini, tracciabili e molto spesso a chilometro 0, frutto di una produzione seguita con attenzione. E’ questo oggi quello che distingue un prodotto enogastronomico dall’altro e nello specifico una certa pizza da un’altra”.

Siamo sicuri che avere il maestro Florio in questo prestigioso organismo darà un valore aggiunto all’ Alleanza e sarà un perfetto ambasciatore del mangiare sano con gusto e creatività.

Paola Copertino

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