Polignano e Monopoli. Poi, isole Tremiti, Peschici, Zapponeta (Foggia), Margherita di Savoia e Bisceglie (Bat), Fasano, Ostuni e Carovigno (Brindisi), Castellaneta, Maruggio e Ginosa (Taranto), Melendugno, Otranto, Nardò e Salve (Lecce).
La Puglia del mare pulito si colora sempre più di bandiere blu. E diventa la terza in Italia, parimerito con la Toscana con 17 “sigilli di qualità”, e dopo la Liguria e la Campania, per il numero di riconoscimenti assegnati alle località e ai porti turistici della ong internazionale Fee (Foundation for Environmental Education). Fra i 32 criteri di valutazione – la bandiera blu è assegnata da una giuria nazionale di cui fanno parte anche i ministeri della Transizione ecologica, delle Politiche agricole e del Turismo – ci sono anche strutture alberghiere, servizi d’utilità pubblica sanitaria, informazioni turistiche, segnaletica aggiornata, educazione ambientale. Il riconoscimento viene assegnato sulla base di criteri “imperativi e guida” fra cui oltre mare risultato “eccellente” negli ultimi quattro anni, anche efficienza della depurazione delle acque reflue e della rete fognaria, raccolta differenziata, vaste aree pedonali, piste ciclabili, arredo urbano curato, aree verdi.
Tre le new entry per la Puglia: Bisceglie, Monopoli e Nardò.