L’idea e’ di Filippo Melchiorre, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale. Che scrive: “120 anni fa, il 10 maggio 1901, nasceva a Bari la ‘Casa editrice Giueppe Laterza & Figli’. Per tutti noi baresi e pugliesi la storia di questa azienda è motivo di orgoglio e fa parte della nostra identità’ culturale. Un anniversario passato, purtroppo, inosservato da parte delle istituzioni. Di qui l’invito agli organi competenti, Comune di Bari in testa, di farsi promotori, d’intensa con la famiglia, dell’istituzione di un Museo e archivio storico a disposizione dei baresi, di turisti e delle generazioni future.
Un patrimonio di testi, documenti, storia, ideali della nostra comunità e dell’Italia che va preservato con cura e reso fruibile a tutti.
In altre città imprenditori di tale tenore vengono supportati in tanti modi perché se non si ha rispetto del proprio passato e della propria storia, non si può progettare un futuro di sviluppo.
La Laterza è una realtà con un forte radicamento meridionale. Mi hanno particolarmente colpito in una intervista recentissima, alcune affermazioni degli editori che si definiscono “erasmiani”, quando fissano tra gli obiettivi strategici non l’ampliamento dell’azienda o il raggiungimento dei profitti ma la formazione critica della classe dirigente.
I testi della Casa Editrice con il loro inestimabile patrimonio culturale vanno curati e tramandati con un forte supporto da parte delle Istituzioni. Un parziale e doveroso riconoscimento per il lavoro preziosissimo che Giuseppe Laterza prima, ma che tutti i suoi successori dopo, hanno portato avanti nel corso di questi 120 anni”.