I lavoratori dello sport rivendicano da anni un intervento di riforma della normativa di riferimento che migliori la propria condizione. I problemi? Scarsa stabilità contrattuale, con tutto ciò che ne consegue in termini reddituali e previdenziali, mancato riconoscimento dei titoli di studio e delle professionalità e discriminazione di genere per un settore che conta circa mezzo milione di addetti.
Tuttavia la riforma che tanti lavoratori e collaboratori aspettavano da anni viene cancellata con un rinvio al 2024 che grida giustizia. Il sostegno anche economico che va riconosciuto allo Sport, alle associazioni e società dilettantistiche per la sua funzione sociale, di formazione, aggregazione, benessere e di prevenzione sanitaria, non può passare per la negazione di diritti fondamentali in tema di lavoro e welfare.
Di questo si parlerà durante l’iniziativa del on line del 12 maggio, alle 17,30, organizzata con Slc Cgil Puglia e NIdIL Cgil Puglia, in cui verranno ascoltati i racconti dei protagonisti di questo mondo. Spazio anche al confronto rispetto all’impellente necessità di intervenire a partire dai nostri territori per migliorare la condizione dei lavoratori del settore. Il dibattito sarà trasmesso in diretta sui canali social della Cgil Puglia.
IL PROGRAMMA
Introducono
Maria Giorgia Vulcano, coordinatrice NIdIL Cgil Puglia
Stefania Santoro, coordinatrice Sport Slc Cgil Puglia
Relaziona Renato Socci, coordinamento nazionale Sport Slc Cgil nazionale
Intervengono lavoratori e studenti del settore
Discutono
Pietro Petruzzelli, assessore allo Sport del Comune di Bari
Nicola Di Ceglie, segretario generale Slc Cgil Puglia
Marco Calogiuri, vicepresidente nazionale Csi
Luisa Diana, segretaria NIdiL Cgil nazionale
Angelo Giliberto, presidente Coni Puglia
Fabio Scurpa, coordinatore Sport Slc Cgil nazionale
Pino Gesmundo, segretario generale Cgil Puglia