La prima velostazione di Bari è chiusa dal 1° marzo scorso a seguito della scadenza del contratto di gestione con una concessione in sperimentazione della durata di 5 anni e, mentre la città attende che la Regione prenda una decisione sulla riapertura del parcheggio di bici di corso Italia (realizzato all’epoca con un accordo con le Fal), lo stesso ente pugliese ha bandito, lo scorso aprile, un avviso per finanziare i Comuni pugliesi interessati a realizzare velostazioni in prossimità o all’interno delle stazioni ferroviarie. Una ghiotta occasione che il Comune di Bari non si è fatta sfuggire tanto da aver presentato un progetto che ora dovrà essere vagliato dalla Regione per essere selezionato tra quelli che potranno ricevere i finanziamenti richiesti.
Le proposte progettuali sono state inviate all’assessorato ai Trasporti della Regione Puglia per la selezione finalizzata all’ottenimento di finanziamenti (per un totale di 3milioni di euro) come da Por Puglia 2014-2020 – Asse IV – “Energia sostenibile e qualità della vita” – Azione 4.4 “Interventi per l’aumento della mobilità sostenibile nelle aree urbane e sub urbane” sub-Azione 4.4.a – “Realizzazione di infrastrutture e nodi di interscambio finalizzati all’incremento della mobilità collettiva e alla distribuzione ecocompatibile delle merci e relativi sistemi di trasporto – azione da AdP 4.6.1”.
Per la città di Bari la proposta è arrivata dall’assessore comunale ai Lavori pubblici, Giuseppe Galasso, ed è stata approvata dalla giunta comunale. Il finanziamento complessivo previsto è pari a 300mila euro e sarà utilizzato per realizzare una velostazione all’interno del Polipark di via Giuseppe Solarino, alle spalle del Policlinico. Saranno circa 150 i posti per poter parcheggiare le bici in un’area di circa 200 metri quadri e sarà prevista pure un’officina per la piccola manutenzione. In realtà il progetto era già stato candidato ad altri bandi ma era sempre stato escluso. Con opportune e importanti modifiche è stato ora ripresentato nella speranza che non venga nuovamente bocciato.
“Questa volta il progetto prevede la realizzazione all’interno del Polipark di via Solarino – spiega l’assessore Galasso – Sarà al piano terra dove, sin dalla fase della riorganizzazione e riqualificazione dell’autosilo (da quando nel 2015 il Comune lo ha acquistato, ndr) era stata pensata un’area da adibire a parcheggio di biciclette. La velostazione sarà al coperto, sorvegliata e in una zona vicino alla stazione ferroviaria. In questo modo l’autosilo sarà fruibile sia all’utenza pendolare in arrivo e in partenza dalla stazione di Bari-Policlinico, sia all’utenza del Policlinico e delle zone limitrofe e quindi lavoratori, studenti e tutti coloro che qui si recano per motivi sanitari”. L’autosilo è infatti collegato con bus navetta Park&Ride oltre che con la linea ferroviaria che arriva sino alla stazione centrale e quindi consente di arrivare velocemente e in maniera agevole nel centro della città.
Tra gli obiettivi c’è la maggiore promozione e l’incentivazione all’uso del mezzo ecologico e quindi di veicoli alternativi, economici e salutari. “Il Polipark sino a marzo 2020, ovvero prima della pandemia, sistematicamente andava in saturazione già a metà mattina – mette in evidenza l’assessore comunale – Un risultato grandioso perché significa evitare che 1.200 autoveicoli, qui parcheggiati, non arrivano all’interno del Policlinico né nel centro città evitando non solo congestioni ulteriori di traffico ma anche minor inquinamento”.
L’intervento proposto rientra nel piano della Mobilità ciclistica, denominato “Biciplan Metropolitano” (approvato con decreto sindacale n. 146 del 10.05.2021), e sarà inserito nel Piano triennale delle opere pubbliche 2021/2023. La realizzazione di quest’opera, sono certi gli addetti ai lavori, contribuirà ad incentivare la mobilità ciclopedonale, a migliorare l’accessibilità della stazione Policlinico e a garantire l’intermodalità bici-treno e bici-bus, oltre che a rendere più attrattivo lo stesso Polipark. “Dobbiamo tutti sforzarci di immaginare la bicicletta non più come solo mezzo per la passeggiata o strumento puramente ludico per bambini e ragazzi – aggiunge Galasso – La bici deve diventare il veicolo principale di spostamento quotidiano per percorsi come casa-lavoro, casa-scuola, casa-università, per cui creare condizioni ottimali come il ricovero al chiuso di una bicicletta custodita e sorvegliata è sicuramente un elemento in più per far sì che Bari diventi una città percorsa da biciclette”.
Per rendere Bari a misura di ciclista è però necessario avere più piste ciclabili oltre che tra loro congiunte, come il tratto che da via Solarino, sino al Polipark, giungerà in viale Pasteur collegato a quello di via Mazzitelli, come previsto nel progetto delle Fal per il raddoppio Altamura-Matera e che riguarderà pure il tratto ferroviario Policlinico-Sant’Andrea. Un progetto rivoluzionario comprensivo di rotatorie (fra le quali quella di via generale Bellomo), sottopassi e sovrappassi, i cui lavori, anticipa l’assessore Galasso, inizieranno prima della prossima estate. “Nell’ambito di questo progetto è prevista la soppressione del passaggio a livello di via delle Murge – ricorda – Il complesso viario, già finanziato, e nel quale è contemplato un sottopasso ciclo-pedonale di collegamento tra via Mazzitelli e viale Pasteur e che si collegherà con la pista ciclabile già esistente in via Mazzitelli. Per cui se verrà realizzata la Velostazione al Polipark, il Policlinico potrà essere raggiunto anche da questa zona. Tutto è stato pensato e studiato nell’ambito del Biciclan”.
Novità sono previste pure nel Polipark per incrementarlo di posti auto visto che i 1.200 posti auto disposti su quattro piani, dei sei effettivi, risultano insufficienti. Con il piano di riqualificazione il Comune ha previsto un maggior numero di posti dedicati ai disabili, posti “rosa” per mamme con figli piccoli o in stato di gravidanza, altri per motocicli e persino “extra large” per suv e minivan da 7 e 9 posti solitamente utilizzati per il trasporto di dializzati. “Sono tutte innovazioni che il Comune ha realizzato nei piani riqualificati con un’attenzione di prim’ordine. Ora si appresta a riqualificare pure gli ultimi due, il penultimo e l’ultimo che è scoperto. Nel piano delle Opere pubbliche abbiamo previsto questo progetto di riqualificazione da sviluppare nei prossimi mesi e a cui seguirà il bando di gara per i lavori per mettere a norma anche questi due piani e per aumentare i posti auto di altri 700-800 posti per giungere ad un totale di circa 2mila veicoli parcheggiati”.
Quest’ultima innovazione ci sembra, a dire il vero, un po’ stridente con la politica della mobilità sostenibile anche se il Comune dimostra attenzione per le esigenze della città e dei cittadini. La Regione ora deve però fare la sua parte per Bari e deve riaprire il parcheggio di corso Italia. La chiusura e lo smantellamento della prima velostazione di Bari in corso Italia – oggi non si sa con certezza se riaprirà e dove soprattutto – rappresenta una nota stonata, soprattutto in vista della pista ciclabile che qui sarà realizzata. Realtà queste che collidono con l’idea della necessità di dove cambiare abitudini in tema di ambiente. Se la volontà è quella di utilizzare di più la bici, non è chiudendo e non confermando, per mesi, strutture e iniziative dedicate alle “due ruote” che si invogliano i cittadini a cambiare in meglio le abitudini. Se si parte con un’idea – e questa riceve il giusto consenso – non va interrotta. La velostazione in prossimità della stazione centrale, a nostro parere, va ripristinata. Altrimenti il rischio è che ogni volta bisognerà ricominciare di nuovo.
Anna Caiati