E’ sempre attestata attorno al 6 la percentuale di tamponi positivi nella nostra regione, percentuale che è nettamente inferiore rispetto a quelle delle scorse settimane, ma che resta più che doppia rispetto alla media nazionale. Su questo dato nessuno sinora alla Regione Puglia ha ritenuto di fornire una spiegazione. Nel dettaglio su 9.827 test effettuati, sono stati registrati 591 casi positivi. Pesano altri 23 decessi (7 in provincia di Bari) che fanno salire il totale a 6243, un numero enorme!
Abbiamo sempre sostenuto che una delle chiavi del successo sul Covid è quella dei tamponi fatti a tappeto perché consentono di intercettare i cosiddetti “positivi asintomatici”, coloro cioè che non immaginano neanche lontanamente di essere positivi perché non accusano nessun problema o disturbo, ma lo sono e quindi veicolano il virus a tutto spiano. Conto alla rovescia, intanto, per l’attività della Croce rossa italiana – nell’ambito di un progetto europeo – che ha allestito una tensostruttura nel piazzale Ovest della Stazione centrale di Bari e da domani, sabato, effettuerà gratuitamente da medici e infermieri test antigenici rapidi a viaggiatori, pendolari, studenti, turisti, cittadini e anche persone senza fissa dimora interessati ad aderire alla campagna di prevenzione. La Asl di Bari ha attivato un protocollo di interventi in caso di positività al tampone rapido e successivamente a quello molecolare.
Un fattore decisivo nel miglioramento dei dati nella nostra Regione è quello delle vaccinazioni. Ora la Puglia è ai primissimi posti per numero di somministrazioni effettuate, dopo essere stata la regione pecora nera in Italia. Il gruppo di Forza Italia alla Regione ne rivendica parte del merito. “Se non avessimo fatto barricate richiamando la Giunta regionale per un immediato cambio di passo, non saremmo arrivati ad offrire ai pugliesi un’organizzazione seria ed efficiente della campagna vaccinale. Quest’ultima, infatti, è stata affidata a Mario Lerario, direttore della Protezione civile, a seguito delle nostre ripetute denunce politiche di errori e ritardi da parte dell’assessore alla Salute. Perciò, possiamo accogliere con gioia questo importante traguardo, ma la battaglia per la Puglia continua: adesso che la Regione riesce a somministrare un numero elevatissimo di dosi, dobbiamo premere tutti insieme affinché
arrivino molte più dosi di vaccini per immunizzare a tappeto la
popolazione”.
E ieri sera in Puglia sono arrivate altre 50mila dosi di vaccino Astrazeneca frutto della redistribuzione fra le regioni