Ritornano le giornate Fai di primavera, l’appuntamento annuale del Fondo ambiente italiano che celebra il patrimonio culturale e paesaggistico del nostro Paese.
Anche Bari si è tirata a lucido per l’occasione e tra oggi e domani riaprirà le porte della caserma Rossani, a due passi dalla stazione centrale, chiuse oltre 30 anni fa. Si tratta di un’occasione imperdibile perché, essendo la struttura in questo periodo sottoposta a un cantiere di restauro, si potranno apprezzare le antiche caratteristiche dell’edificio e avere già un assaggio di quello che gli spazi diventeranno, ovvero un luogo di aggregazione e dedicato alla cultura.
Tra i primi a visitare il cantiere, il presidente della Regione, Michele Emiliano e il sindaco, Antonio Decaro: “
Immaginare questi spazi pubblici rivivere attraverso la cultura, l’arte, i giovani dà veramente il senso di tanti anni di lavoro. Un lavoro che è stato un gioco di squadra in questi quindici anni tra Comune e Regione, dove il mio ruolo, insieme a quello di Nichi Vendola e di Antonio Decaro, ha tenuto insieme tantissime persone nelle istituzioni e nella cittadinanza che hanno coltivato questo sogno sulla Rossani che oggi prende forma.
Noi qui trasferiremo quella che sarà probabilmente la più importante biblioteca del Mezzogiorno, la più attrezzata, moderna e interconnessa. Immersa nel verde del parco urbano, ben collegata con la stazione centrale e quindi polo di riferimento per tutta la regione, la cui progettazione, lo ricordo, è stata pensata con la partecipazione attiva dei cittadini”.
La caserma Rossani è aperta oggi fino alle 20 e domani, seconda e ultima giornata Fai, sarà possibile anche visitarla dalle 10 alle 20, in gruppi di massimo 15 persone per garantire il rispetto delle norme anti Covid e per una visita della durata massima di 30 minuti.
Il percorso è sicuro e privo di barriere architettoniche. Comincia nel parco progettato dall’architetto Massimiliano Fuksas ed è stato arricchito con l’installazione di diverse opere e l’esposizione di pezzi unici. Si possono ammirare le uniformi militari risalenti alle due guerre mondiali appartenenti al collezionista Piero Violante, le opere dedicate a Dante Alighieri in occasione dei 700 anni dalla morte.
Non manca poi un omaggio al sociologo Franco Cassano, scomparso a Bari lo scorso febbraio, e l’impegno sociale dell’associazione “Non una di meno” che ha installato un’opera dell’artista Ada Costa.
L’edificio ha una superficie totale di 80mila mq e di questi, a lavori ultimati più o meno a settembre, 3.500 saranno dedicati al più importante polo bibliotecario del Sud Italia, il quale occuperà circa 40 sale. In un’altra area dell’ex caserma sarà invece ospitata la nuova sede dell’Accademia delle Belle Arti.
Fu costruita nel 1908 e intitolata al maggiore Mario Rossani, nato a Cassano delle Murge. Tra i vari spazi che in quasi un secolo hanno ospitato migliaia di militari, anche un campo da calcio dove il Bari disputò le partite del trofeo “De Martino”. Oggi, la struttura, punta a conservare la sua bellezza tradizionale, ma con un occhio di riguardo alla sostenibilità. Il progetto finale infatti prevede che l’acqua piovana caduta sul tetto venga riutilizzata, dopo averla raccolta in una riserva idrica, per irrigare il prato e gli alberi.