“L’IMPORTANTE È IL CORAGGIO, ANCHE SE TUTTO CI SUGGERISCE IL CONTRARIO”

Ciao Luca, come ti stai sentendo in questo periodo?

Diciamo che non potrei dire bene perché sinceramente questo non corrisponderebbe alla verità. Mi sento triste ogni giorno perché tutto quello che prima mi rendeva felice ore è scomparso. Inoltre, mi sento anche molto solo, perché non posso più incontrare i miei amici e andare a calcetto, una delle cose che mi fa stare meglio in assoluto! Mi manca ogni cosa, perfino la scuola. Voglio che ritorni tutto come era un tempo! Però non mi abbatto e non perdo la speranza, perché sono convinto che prima o poi tutto si aggiusterà. So che ci vorrà parecchio tempo, ma la cosa più importante di tutte è il coraggio, il coraggio di continuare, il coraggio di andare avanti anche se tutto ci suggerisce il contrario.

Ti va di raccontarci delle cose che vorresti tornare a fare quando tutto questo sarà finito?

Ovviamente vorrei ritornare a giocare a calcio! È la mia passione da quando avevo cinque anni e mi piacerebbe tanto riabbracciare il mio allenatore, che considero quasi come un padre.

Per colpa della DAD non posso nemmeno vedere i miei amici e questa cosa mi fa male al cuore.

Un’altra cosa che mi manca terribilmente è viaggiare: mi piace tantissimo andare in giro per il mondo e scoprire posti nuovi! È anche da un sacco di tempo che non vedo la mia famiglia. I miei nonni, i miei zii e i miei cugini vivono in Francia e la prima cosa che vorrò fare quando tutto questo sarà finito sarà quella di comprare tre biglietti aerei (uno per me, uno per mia madre e uno per mio padre) e andare tutti quanti a fare una lunghissima vacanza in Francia.

Come ti stai approcciando con la scuola? Preferisci la DAD, la DID o andare in presenza?

La cosa che preferisco in assoluto è andare in presenza, soprattutto per incontrare i miei coetanei. In questo periodo sto trovando molto difficile socializzare attraverso schermi e computer. So che non è fattibile vista la situazione attuale, ma mi piacerebbe davvero molto.

Se dovessi scegliere, come seconda opzione, direi la DAD, perché comunque ci troviamo tutti insieme, distanti, ma uniti! Secondo il mio parere la DID ci divide e specialmente in questo periodo dobbiamo restarci accanto. Ognuno da casa propria certo, ma essere insieme è il bene più importante, che sia da una classe reale o da una virtuale.

Come reputi lo studio e gli insegnanti in questo difficile momento?

C’è da dire che gli insegnanti, l’anno scorso, quando il covid si affacciò per la prima volta sulle nostre vite, erano molto premurosi e gentili con noi studenti. Sarà stato che erano spaventati per la nuova situazione e allo stesso tempo preoccupati per noi, ma li ho sentiti molto vicini e questa cosa mi ha fatto stare bene. Da quest’anno invece sono cambiati: ci assegnano molti compiti e sono meno comprensivi. Programmano interrogazioni e compiti in classe (se così si possono chiamare). È vero: da casa è molto più semplice essere preparati, ma comunque il comportamento che gli insegnanti ci riservano non è per niente d’aiuto in questo periodo buio. Spero vivamente che loro possano comprendere e starci accanto adesso più che mai!

Flavia Mossa, II B Scuola seconda di I grado “M.R. Imbriani”, Bari

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