Ormai è da piú di un anno che molti studenti italiani si trovano ad affrontare interrogazioni e verifiche in didattica a distanza (dad). Molti sono i pareri contrastanti. Alcuni preferiscono studiare nelle aule altri a casa.
Degli studi hanno dimostrato che il numero di disturbi alimentari, stress e depressione tra i giovani sia aumentato nell’ultimo anno, questo perché gli studenti sono demotivati a studiare e sono distratti durante le lezioni da apparecchi elettronici. La maggior parte dei ragazzi, infatti, si distrae molto facilmente durante le lezioni. Tutti gli alunni e docenti di ogni grado e di ogni scuola si sono ritrovati catapultati in un mondo che fino a poco tempo fa non sapevano neanche esistere e senza che nessuno spiegasse loro come funzionasse; questo ha portato a sottovalutare la didattica a distanza e a non capire quanto fosse importante in questo particolare periodo. Anche il fatto di alternare periodi di presenza in classe a periodi di non presenza ha aumentato la carica di stress, visto che molti docenti durante i periodi in cui gli studenti erano in classe hanno deciso di fare verifiche e interrogazioni a tappeto, aumentando di conseguenza lo studio. La dad ha inoltre evidenziato i tanti problemi della nostra società. Purtroppo ci sono ancora alcuni studenti che non riescono a seguire le videolezioni per problemi economici, e rischiano la bocciatura per “qualcosa” che non dipende neanche da loro. Come poter seguire le lezioni e dare interrogazioni se non si possiede neanche un dispositivo?. C’è una grande disorganizzazione in tutte le scuole e il governo dovrebbe porre più attenzione visto che la pandemia durerà sicuramente per un altro po’.
Giulia Saltarelli, II B Scuola secondaria di I grado “M.R. Imbriani”, Bari