Acciaio +117%, polietileni +40%, petrolio +34% . Aumenti ingiustificati, nel settore dell’edilizia, che rischiano di vanificare un miriade di progetti. Così Beppe Fragasso (presidente Ance Bari e BAT) ritiene necessario un dialogo tra imprese e stazioni appaltanti.
” Le ragioni dei rincari, col trend che sembra destinato ad aumentare nei prossimi mesi – scrive Fragasso – sono legate a congiunture internazionali, impreviste e imprevedibili, che si inseriscono in un mercato già “anomalo” per la crisi pandemica in atto. Nelle missive inviate alle stazioni appaltanti l’Ance Bari e BAT esprime una forte preoccupazione per “incrementi che vanno ben oltre l’alea contrattuale, travalicando le normali fluttuazioni del mercato” ricordando anche che “l’attuale Codice degli appalti non prevede meccanismi automatici di revisione prezzi”. Alla luce di questa situazione e con contratti non più economicamente sostenibili, potrebbe concretizzarsi “il rischio di un blocco generalizzato degli appalti, nonostante gli sforzi messi in campo dalle imprese per far fronte agli impegni assunti”. Per queste ragioni, nelle more di un provvedimento normativo ad hoc sulle compensazioni, Ance Bari e BAT “chiede alle stazioni appaltanti di favorire il massimo dialogo con le imprese, onde evitare rallentamenti o, peggio ancora, situazioni di stallo nell’esecuzione degli appalti in corso. E che, in tutte le nuove procedure di gara, si tenga debitamente conto dei rincari dei materiali da costruzione nelle voci di prezzo inserendo nei contratti la specifica clausola revisionale prevista dall’articolo 106 del Codice degli appalti ”.