Pali della luce divelti, panchine rotte, sentieri bloccati dalle erbacce, cespugli e siepi ricettacoli di topi e insetti, sede di barboni e teppisti. E’ la fotografia del grande parcheggio di scambio a Mungivacca nei pressi dell’Ikea, dopo il sopralluogo effettuato da Filippo Melchiorre (Fratelli d’Italia), Nazzareno Chimienti (Fare Verde) e Virna Ambruosi (consigliere di Municipio). Insomma, quello che doveva essere un fiore all’occhiello dell’amministrazione, un asset strategico per decongestionare il traffico in città, si è rivelato una cattedrale nel deserto: “La zona andrebbe pulita e bonificata, andrebbero eseguite opere di manutenzione ordinaria e straordinaria per renderla fruibile ai tanti cittadini che arrivano dai comuni del Sud Est ed da Taranto, alleggerendo il traffico, consentendo di non inquinare l’ambiente e di non pagare il costo del grattino fra i più alti d’Italia (due euro a ora). La zona dovrebbe essere vigilata, anche con videocamere, stimolandone l’utilizzo attraverso una campagna di comunicazione mirata. E pensare che Bari, sotto l’amministrazione Decaro, è ritenuta da molti, erroneamente, come la città dei parcheggi di scambio”.