Ancora perquisizioni e ancora armi scoperte dalla Polizia nella tenuta di campagna dell’imprenditore agricolo andriese Antonio Tannoia, 55 anni, attualmente detenuto dopo l’operazione del 13 maggio, indagato per porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi, di armi comuni da sparo e di munizionamento per armi da guerra e per armi comuni, insieme ai suoi due complici Giuseppe De Benedictis, 59 anni, ex gip presso il Tribunale di Bari, e Antonio Serafino, 43 anni, Caporal Maggiore Scelto dell’Esercito Italiano
La perquisizione nella masseria dell’imprenditore, nelle campagne di Andria sulla via per Corato, è stata richiesta nuovamente dalla Procura di Lecce per accertare la presenza di altre armi nascoste, dopo il maxi sequestro del 29 aprile che comprendeva più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati armati, tra gli altri 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano ed una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni di vario calibro.
Durante il controllo, all’interno della cucina, occultate in un vano segreto ricavato nella parete retrostante gli elettrodomestici, protetto a sua volta da una finta parete di mattonelle scorrevoli che copriva una piccola porta in ferro serrata, sono state scoperte una pistola semiautomatica marca Remington mod. 1911 cal. 45, con caricatore e cartucce, una pistola semiautomatica marca Walther mod. P.38 cal. 9×19, con caricatore e cartucce, una pistola di provenienza belga, cal. 6.35, un fucile d’assalto Sabre Defence mod. XR15 cal. 223 Remington con caricatore e di 19 cartucce, un fucile mitragliatore del tipo MG42, un fucile d’assalto del tipo MP40. Oltre a questo, c’erano anche alcune parti di armi come canna, otturatori, cartuccere, caricatori per armi da guerra e circa un migliaio di munizioni di vario calibro, anche da guerra. Tutto il materiale era in perfetto stato di conservazione.
La perquisizione nella casa dell’ex magistrato, invece, ha permesso di scoprire, all’interno di una finta presa per la corrente elettrica, 1.100 sterline e documenti bancari.
Queste scoperte e questi nuovi elementi aggravano ulteriormente la posizione degli arrestati e spinge gli inquirenti ad allargare le indagini. La Scientifica, invece, dovrà analizzare le armi per capire se siano state utilizzate di recente dalla malavita.