E’ l’associazione di volontariato Guardie ambientali d’Italia (Gadit) ad aggiudicarsi il bando del Comune di Bari per le attività di prevenzione, sorveglianza e contrasto ai roghi abusivi nei quartieri Japigia e Sant’Anna del Municipio I e nell’intero Municipio IV (Carbonara, Ceglie e Loseto).
Si tratta di un ente prestigioso, riconosciuto dal Ministero dell’Ambiente e iscritto nei registri della Comunità Europea come organo rappresentativo d’interesse, che dal 2004 opera su tutto il territorio nazionale. Gadit è strutturata in raggruppamenti regionali, provinciali e comunali – dotati di un unico statuto – e collabora con le pubbliche amministrazioni in virtù degli accordi stipulati. I suoi volontari rivestono la carica di pubblici ufficiali nello svolgimento delle attività a tutela dell’ambiente e del rispetto delle normative vigenti.
Nei prossimi giorni, dopo la firma del contratto con il Comune di Bari, l’associazione inizierà il monitoraggio delle aree designate e applicherà i protocolli previsti dalla convezione. Ad esempio, in caso di avvistamento di un incendio o di un principio d’incendio, i volontari segnaleranno immediatamente la situazione ai Vigili del fuoco, ai Carabinieri forestali o alla Sala operativa unificata permanente (Soup) della Protezione civile e presidieranno la zona fino all’arrivo delle squadre d’intervento. Qualora invece dovessero scoprire in flagranza l’abbandono di rifiuti, allerteranno subito la Polizia locale. Segnalazioni di altro tipo saranno poi gestite, a seconda del caso, dalla ripartizione Tutela ambiente, sanità e igiene del Comune.
Per lo svolgimento di queste attività, che avranno una durata biennale (con possibile proroga di un anno), Gadit percepirà un contributo complessivo di 18mila euro.
«Con l’aumento delle temperature, crescono i rischi legati al fenomeno dei roghi nelle campagne urbane – commenta l’assessore all’Ambiente, Pietro Petruzzelli – e poter contare sul monitoraggio dei luoghi sensibili da parte di personale qualificato, che opererà in collaborazione con la Polizia locale e le Forze dell’ordine, è un elemento determinante per assicurare un contrasto efficace agli eventuali comportamenti illeciti anche in chiave preventiva, con l’obiettivo di scoraggiare l’abbandono e l’incendio dei rifiuti. In questo periodo, è bene ricordarlo, i rischi vengono anche dall’abitudine degli agricoltori di dar fuoco alle sterpaglie sui propri fondi per evitare di sostenere i costi di un intervento di sfalcio, una pratica estremamente pericolosa specie nelle giornate ventose. Ricordo a tutti che si tratta di comportamenti illeciti per i quali è prevista una sanzione pecuniaria, e che i roghi di rifiuti rientrano invece tra i reati perseguibili anche penalmente se sono riconducibili a un’azienda».
Un’ottima notizia dunque per gli abitanti dei cinque quartieri interessati, che convivono tutto l’anno con campagne ridotte a discariche e roghi tossici. Fenomeni che diventano ancora più intollerabili con l’arrivo della bella stagione, quando si è costretti a tenere le finestre chiuse nonostante il caldo pur di tutelare la propria salute.
Con l’auspicio che l’iniziativa del Comune porti i suoi frutti e faccia da deterrente per i comportamenti illeciti, riteniamo il caso che la si estenda all’intero territorio cittadino: abbiamo infatti riscontrato criticità simili anche nei quartieri a Nord e in aree meno densamente abitate, come ad esempio Mungivacca.