Noicattaro, quindicenne pestato con calci e pugni in faccia. La denuncia arriva grazie a TikTok

Un ragazzino è stato pestato selvaggiamente da una dozzina di coetanei, tra i 15 e i 19 anni, in una piazza periferica di Noicattaro. Il video dell’aggressione, in cui si vede il ragazzino ricevere calci e pugni anche in pieno volto – mentre era steso per terra ormai privo di sensi- , risale al 25 maggio scorso. È stato pubblicato la notte scorsa su TikTok e da ieri è nelle mani dei carabinieri che lo hanno ricevuto dal sindaco di Noicattaro, Raimondo Innamorato. Il primo cittadino, a sua volta, lo aveva ricevuto da un genitore preoccupato dal fatto che le immagini erano diventate virali nelle chat di alcuni ragazzini noiani. 

“Siamo disgustati dalle immagini che abbiamo purtroppo visto in queste ore e che coinvolgono un gruppo di ragazzi che appartengono alle nostre comunità. Un atto violento che non può essere giustificato in nessun modo compiuto da ragazzini nei confronti di un loro coetaneo”. Così i sindaci di Noicattaro e Rutigliano, Raimondo Innamorato e Giuseppe Valenzano, commentano il pestaggio. 

A quanto si apprende, la vittima è in buone condizioni di salute. Gli autori dell’aggressione hanno voluto vendicare una lite per futili motivi che c’era stata alcuni giorni prima a Rutigliano. Appena hanno incrociato il ragazzo in piazza San Patrizio, zona popolare de paese, lo hanno accerchiato ed hanno avviato il pestaggio di gruppo mentre un loro amico filmava tutto con il cellulare. Alcuni degli aggressori sono stati identificati dai carabinieri della Compagnia di Triggiano, che stanno accertando movente e dinamica dei fatti. I militari ipotizzano che i video diffusi, di pochi secondi l’uno, siano una parte di quello che è realmente successo nella piazza, dove potrebbe esserci stata un rissa tra gruppi di giovani. 

“In queste ore – dicono i sindaci – abbiamo raccolto l’indignazione e lo sconcerto dei nostri concittadini”. Ora – rilevano – “dobbiamo lavorare tutti dalla stessa parte ad ogni livello istituzionale per creare un nuovo impianto sociale senza lasciare spazio alla solitudine e all’isolamento dei ragazzi.

Oggi i nostri giovani hanno bisogno di ritrovare nuovi modelli educativi, culturali e umani. Per questo metteremo in campo tutte le azioni possibili per promuovere una cultura che oggi più che mai deve ribadire il messaggio della non violenza. Lo faremo già nei prossimi giorni con una progettualità che coinvolgerà esperti, forze dell’ordine e cittadini di entrambe le comunità che mostreranno unione, compattezza e solidarietà. Siamo concretamente coinvolti per costruire una nuova collettività che conferisca e restituisca alle famiglie il ruolo educativo necessario a costruire una socialità differente”.

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