“Naufragar m’è dolce in questo mare”

In questo momento così particolare, portare il Teatro a scuola è un’esperienza culturale molto bella e interessante.

Grazie al Teatro Abeliano e ai nostri docenti, il 12 maggio abbiamo visionato virtualmente (in streaming, nella nostra classe, per mezzo del link inviatoci) lo strepitoso spettacolo dal titolo Naufragar m’è dolce in questo mare”, tratto dall’ultimo verso della poesia l’Infinito” di Giacomo Leopardi, con protagonista Vito Signorile, regista e attore barese.

L’attore ha presentato in modo “teatrale” i “Grandi” della Letteratura italiana in un recital, durato oltre 60 minuti, in cui ha letto sonetti di Ugo Foscolo, Canti di Giacomo Leopardi e poesie di Giuseppe Ungaretti, Salvatore Quasimodo, Cesare Pavese e Vittorio Bodini tra gli altri, tutte opere di eccezionale bellezza.

L’attore ha celebrato Dante (morto esattamente 700 anni fa), il sommo poeta, interpretando alcuni canti del suo capolavoro “La Divina Commedia”, un’opera che presenta una serie di personaggi memorabili, che rappresentano difetti e pregi, vizi e virtù del genere umano.

I versi (tratti da alcuni canti dell’Inferno) sono stati egregiamente recitati e interpretati dall’attore che li ha resi ancor più unici e interessanti anche a chi, avendoli studiati a scuola, non per libera scelta o per passione, li ha percepiti come qualcosa di difficile e pesante da digerire.

Dobbiamo dare merito a Vito Signorile e alla sua genialità artistica. Si percepiva la sua passione grazie alla quale siamo riusciti ad immergerci nello spettacolo.

Ci ha colpito come, ascoltando un artista, siamo riusciti ad immedesimarci nel testo facendo un salto nel passato, quando tutti questi grandi personaggi erano nel pieno della loro carriera. 

Particolare anche la magia che Vito Signorile ha saputo creare con la lettura di bellissime poesie come “Alla sera” di Ugo Foscolo, “L’infinito” di Giacomo Leopardi, “La madre” di Giuseppe Ungaretti, “Ed è subito sera” di Salvatore Quasimodo; ci ha trasmesso tutta la sua emozione mentre declamava queste poesie.

Siamo rimasti colpiti dallo spettacolo, abbiamo appreso l’importanza e la bellezza delle opere della nostra letteratura.

 “L’infinito” di Giacomo Leopardi, che ha dato il titolo allo spettacolo, è stata la nostra preferita. Ma anche “A Silvia”, dello stesso autore, è stata molto apprezzata, anche perché la conoscevamo già.

Il messaggio che Vito Signorile ha voluto trasmettere, specie a noi giovani, è che spesso, quando si affronta lo studio dei grandi Poeti, si tende ad una lettura distratta sia per mancanza di passione, sia perché si studia per dovere.

Capita talvolta di riscoprirli dopo qualche tempo e di cominciare ad amarli.

Se si ha la fortuna di incontrare un insegnante appassionato di Letteratura e in grado di coinvolgere gli studenti, l’amore” del docente farà crescere l’interesse e la voglia di studiare ed approfondire.

Vito Signorile ci ha raccontato di essere stato tra quei fortunati ad incontrare professori di Lettere particolarmente impegnati e brillanti “lettori”, e riconosce che buona parte del suo amore per i grandi poeti lo deve a loro.

Le parole scritte dai poeti, ancora oggi, in tempi moderni ed a distanza di così tanti anni, attraverso la sua toccante interpretazione, si sono trasformate in musica per le nostre orecchie, giungendo ai nostri cuori spesso inariditi dalla tecnologia, che non sempre rappresenta un vantaggio per la società moderna.

E’ stato molto utile, rendendo più coinvolgente l’esperienza di ascolto, l’utilizzo di alcuni effetti tecnici, dalle immagini associate alle poesie, ai fumi di scena.

Peccato non aver avuto la possibilità di assistere dal vivo allo spettacolo nel Teatro Abeliano, che tra l’altro si trova molto vicino alla nostra scuola.

Ma siamo grati che lo stesso Teatro abbia trovato un modo alternativo per proporlo. Lo consigliamo a tutti coloro che vogliono fare un tuffo nel passato attraverso i grandi poeti della letteratura italiana.

G. De Candia, J. Armenise, L. Violante, M. Calabrese, 2^C ss1g plesso “Verga”, I.C. “Japigia 1 – Verga, Bari

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