Il potere del linguaggio e della conoscenza per diventare cittadini consapevoli.
E’ il messaggio lanciato dal concorso BariseranewsSchool che ha coinvolto otto scuole, trasformando i ragazzi in redattori, cronisti, editorialisti. Settantadue gli elaborati pubblicati sulla testata online. Articoli scritti molte volte con competenza e proprietà di linguaggio che hanno, tra l’altro, contribuito a sfatare un luogo comune: la generazione di oggi preferisce la tecnologia ai libri e utilizza, quando scrive, un numero ridotto di parole. Gli argomenti sono stati scelti dagli alunni. Su tutti, quelli a sfondo sociale (bullismo, solitudine, indifferenza, violenza giovanile). Senza dimenticare le prospettive di un futuro carico di incognite per la pandemia: il virus però non ha cancellato la voglia di vivere dei baby giornalisti.
Il concorso prevedeva dei vincitori e così è stato: Anita Lepore classe 2C scuola Ic Ceglie Manzoni-Lucarelli; Arianna Muscettola classe 2C scuola Ic Ceglie Manzoni-Lucarelli; Giulia Russo classe 2B scuola Ic Balilla-Imbriani Bari; Onofrio Introna classe 2° scuola Ic Mazzini-Modugno Bari; Irene Bottalico classe 2D scuola Ic Japigia 1-Verga Bari. I premiati sono stati accompagnati dai docenti referenti del progetto e hanno ritirato targhe e diplomi.
Alla cerimonia hanno partecipato il direttore responsabile di Bariseranews.it Michele Salomone, il direttore editoriale Canio Trione, l’editore Renzo Amato, il coordinatore redazionale Nani Campione, il professore Lucio D’Abbicco, l’imprenditore Salvatore Matarrese e l’esperto di marketing Giovanni Sardone.
Non è mancato il saluto del primo cittadino, Antonio Decaro, collegato via web, perché trattenuto da impegni personali.
La premiazione si è svolta nella sede di Bariseranews.it, al terzo piano del palazzo Atti, in corso Cavour, tenendo presenti le disposizioni antiCovid. Dopo gli applausi e le congratulazioni di rito, l’impegno a rivedersi per il prossimo anno scolastico. Quindi, l’invito – raccolto dai partecipanti – a continuare a leggere e ad informarsi. In tempi di fake news non è poco…