Chiude la scuola “Carlo Del Prete”, perché e che fine farà?

Lo storico istituto scolastico “Carlo Del Prete”, nel popoloso quartiere Carrassi, sembra che non riuscirà a festeggiare il suo secolo di fondazione e di vita. Una insegnante in pensione ha affidato ad un noto social group il suo “sfogo” contro la decisione, pare ormai definitiva, della chiusura dell’edificio costruito nel 1928, in pieno fascismo.

A detta della docente la motivazione andrebbe cercata nella mancata manutenzione (trascurata da anni, ndr), con il conseguente smembramento della stessa da quando oltre dieci anni fa, nel 2009, ci fu il primo tentativo di chiusura sventato grazie alla pronta risposta, con una manifestazione popolare, da parte dei residenti, mamme e papà ma pure nonni che hanno frequentato la scuola dei figli e dei nipoti alunni come loro della scuola dell’infanzia e della primaria, insieme con i docenti che qui si sono avvicendati per generazioni e persino artisti e scrittori baresi.

Quello che per molti rappresenta un gioiello architettonico oltre che storico della città di Bari, facente parte dell’istituto comprensivo “De Amicis-Laterza” (distribuito in 5 plessi: “Del Prete” in corso Croce, “De Amicis” in via Re David, “Laterza” in via Zanardelli, via Gobetti e via Piave), sembra destinato a chiudere definitivamente le porte e probabilmente a morire.

In questi ultimi 10 anni numerosi classi sono state trasferite in altra sede ed è stato ridotto il personale, ma non per decremento demografico, come denuncia la docente pensionata. Da sempre la scuola in corso Benedetto Croce, prima corso Sicilia, ha richiamato alunni da ogni quartiere. Fu intitolata, nel 1929, al valoroso aviatore lucchese Carlo Del Prete, medaglia d’oro al valore aeronautico per aver partecipato alla Prima Guerra Mondiale, e a numerose trasvolate dell’Atlantico su diverse rotte stabilendo una serie di record di volo, l’ultimo con partenza dal Brasile che gli costò la vita, a 31 anni, durante i festeggiamenti per il compimento dell’impresa nel corso di un volo su Rio de Janeiro.

Costruita in stile neo-liberty aveva solo due piani in origine, ma già negli anni successivi si rese necessario un terzo piano per garantire un maggior numero di aule e istruzione ai tanti bambini che qui giungevano persino dalle più lontane ex frazioni di Carbonara e Ceglie (non più Comuni autonomi proprio dal 1928). Ora la drastica decisione che strazierà i cuori di migliaia di baresi che qui hanno i ricordi dell’infanzia e delle loro prime maestre e maestri. Mentre la città di Bari perderà un altro importante pezzo di storia. E intanto ci si chiede dove saranno trasferite le ultime classi che qui hanno appena concluso l’anno scolastico 2020-21? Cosa ne sarà all’edificio storico? Qualcuno afferma che sarà sede del 2° Municipio, visto che dall’entrata alle spalle di corso Croce si accede agli uffici dell’Anagrafe, altri invece sospettano che sarà venduto a qualche privato.

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