Nessun aumento di tasse per le iscrizioni alle facoltà universitarie, innalzamento delle soglie minime dell’Isee e dell’Ispe, esonero del pagamento delle tasse ai disabili e modifica dei tempi di distanza per i fuori-sede. Sono queste le prime importanti misure adottate dalla Giunta regionale pugliese per garantire il diritto allo studio agli universitari.
Un diritto resosi ancor più necessario dopo la crisi economica che ha colpito, in questi ultimi due anni di restrizioni per la pandemia da Covid-19, più fasce sociali. Sono infatti forti i timori che tanti giovani siano costretti ad abbandonare gli studi perché impossibilitati a pagare le rette universitarie notoriamente molto costose. A fronte pure di un mercato del lavoro che, per l’offerta di posti sempre più scarso nei numeri, richiede personale qualificato e laureato, Stato e Regione si sono mosse affinché il diritto allo studio sia garantito a tutti.
Se il Miur (Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca) ha emanato il decreto n. 256 del 18 marzo 2021 (pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale del 6 aprile 2021) per innalzare le soglie minime dell’Isee per la riduzione e l’esonero delle tasse e dell’Ispe per le borse di studio per il prossimo anno accademico 2021-2022, la Regione Puglia ha fatto proprio il decreto dopo aver ascoltato le rappresentanze studentesche che da tempo ne chiedevano l’applicazione. Le misure agevolate riguardano non solo le fasce sociali economicamente più svantaggiate, ma anche disabili e fuori-sede.
E mentre continuano gli incontri con i sindacati degli studenti per decidere altre misure necessarie, l’assessore regionale all’Istruzione, Sebastiano Leo, annuncia che la Giunta pugliese ha approvato i primi provvedimenti per il diritto allo studio. Uno riguarda l’innalzamento dei limiti massimi dell’Indicatore della situazione Economica Equivalente (Isee) fino a euro 23.626,32 e dell’Indicatore della situazione Patrimoniale Equivalente (Ispe) fino a euro 51.361,58. In questo modo sarà possibile allargare la platea di beneficiari delle misure regionali tra cui la riduzione delle tasse e la richiesta di borse di studio Adisu (Agenzia regionale per il Diritto allo Studio Universitario). Per i prossimi immatricolati ricordiamo che l’Isee va chiesto all’Inps con una richiesta on line o con l’aiuto di un commercialista o consulente del lavoro o Caf e che dall’Isee, con un calcolo che si trova facilmente su siti internet, si può poi ricavare l’Ispe.
Approvata pure l’esenzione dal pagamento delle tasse ai disabili. La Giunta pugliese, nonostante l’aumento dell’inflazione e raccogliendo le indicazioni del decreto ministeriale che consente alle Regioni un ampliamento dei requisiti economici per accedere ai servizi, ha deciso di non innalzare, nemmeno per il prossimo anno accademico, le soglie delle tre fasce della tassa regionale per il diritto agli studi universitari. Saranno esonerati completamente, invece, dal pagamento della tassa regionale gli studenti con disabilità, con riconoscimento di handicap o con una invalidità pari o superiore al 66%. Per i fuorisede, dal prossimo bando “Benefici e servizi” erogato da Adisu, saranno considerati “fuori sede” gli studenti che risiedono in un Comune la cui distanza del centro urbano principale dalla sede del corso frequentato sia percorribile, con i mezzi di trasporto pubblico, in un tempo pari o superiore a sessanta minuti (cinque minuti in meno rispetto a quanto previsto sino ad ora), calcolando nel caso di centri urbani distanti dalla stazione ferroviaria, anche il tragitto sino alla stessa. Tanti ragazzi e ragazze potranno avvalersi degli strumenti messi a disposizione dal bando a supporto del diritto allo studio come ad esempio i contributi regionali per i canone di locazione di residenze.
Nei prossimi giorni gli incontri con le rappresentanze studentesche continueranno per discutere altre necessità e misure da adottare. “Il confronto e il dialogo con i ragazzi – ha dichiarato a riguardo l’assessore Leo – rappresenta sempre un elemento importante nell’orientare le nostre scelte. Siamo ancora in una fase delicata ma auspico che con l’inizio del prossimo anno accademico si segni una svolta, un cambio di passo rispetto agli ultimi due anni”.