Ancora armi da guerra scoperte e sequestrate al Caporal Maggior Scelto dell’Esercito Italiano Antonio Serafino, coinvolto nell’operazione che il 13 maggio ha arrestato anche l’ex Gip Giuseppe De Benedictis e l’imprenditore agricolo Antonio Tannoia, per porto e detenzione di armi da guerra ed esplosivi, di armi comuni da sparo e di munizionamento per armi da guerra e per armi comuni.
Dal 13 maggio ad oggi sono statiscoperti altri depositi segreti di armi da guerra detenute illegalmente dai 3 arrestati in varie zone, tutte insospettabili. Questa volta il sequestro è avvenuto in un box seminterrato a Ruvo di Puglia. Già lo scorso 29 aprile la polizia aveva scoperto un arsenale comprendente più di 200 pezzi tra fucili mitragliatori, fucili a pompa, mitragliette comunemente usate dalla criminalità organizzata in agguati, tra gli altri, 2 kalashnikov, 2 fucili d’assalto AR15, 6 mitragliatrici pesanti Beretta MG 42, 10 MAB, 3 mitragliette UZI, armi antiche e storiche, pistole di vario tipo e marca, esplosivi, bombe a mano e una mina anticarro, oltre a circa 100.000 munizioni di vario calibro.
Nel corso dell’ultima perquisizione, la polizia ha scoperto armi da guerra come pistole, pistole lancia razzi, fucili, revolver, una carabina, una penna pistola, 1 sciabola e 1 baionetta. Sequestrate anche parti di armi e munizioni. Tutte le armi erano conservate in ottimo stato, erano state modificate e avevano le matricole abrase. Ora gli inquirenti e gli esami della Scientifica dovranno capire queste armi siano state utilizzate dalla criminalità.