«Io vi mando come pecore in mezzo a lupi». Il caffè spirituale di Mons. Savino

CAFFÈ SPIRITUALE
VENERDÌ, 09 LUGLIO 2021
VENERDÌ DELLA XIV SETTIMANA DEL TEMPO ORDINARIO (ANNO DISPARI)
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«O Dio, accogliamo il tuo amore nel tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende sino ai confini della terra;
è piena di giustizia la tua destra.» (Cf. Sal 47,10-11)

✠ Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo. Amen.

VANGELO
Non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro.
✠ Dal Vangelo secondo Matteo
(Mt 10,16-23).
In quel tempo, disse Gesù ai suoi apostoli:
«Ecco: io vi mando come pecore in mezzo a lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe.
Guardatevi dagli uomini, perché vi consegneranno ai tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; e sarete condotti davanti a governatori e re per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai pagani. Ma, quando vi consegneranno, non preoccupatevi di come o di che cosa direte, perché vi sarà dato in quell’ora ciò che dovrete dire: infatti non siete voi a parlare, ma è lo Spirito del Padre vostro che parla in voi.
Il fratello farà morire il fratello e il padre il figlio, e i figli si alzeranno ad accusare i genitori e li uccideranno. Sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Ma chi avrà perseverato fino alla fine sarà salvato.
Quando sarete perseguitati in una città, fuggite in un’altra; in verità io vi dico: non avrete finito di percorrere le città d’Israele, prima che venga il Figlio dell’uomo».

MEDITAZIONE
San Giovanni XXIII (1881-1963)
papa
Giornale dell’anima, agosto 1961

« Quando vi consegneranno, non preoccupatevi »

Guardando indietro alla mia umile vita e alle sue vicissitudini, devo riconoscere che il Signore mi ha dispensato fino ad ora da quelle tribolazioni che, per tante anime, rendono difficile e senza fascino il servizio della verità, della giustizia e della carità… O Dio buono, come ringraziarti per i riguardi che mi sono sempre stati riservati ovunque mi sono recato nel tuo nome, e sempre per pura obbedienza non alla mia volontà, bensì alla tua? « Che cosa renderò al Signore per quanto mi ha dato?» (Sal 115,12). Vedo benissimo che la risposta da fare a me stesso e al Signore è sempre di «alzare il calice della salvezza e invocare il nome del Signore» (vs 13).
L’ho accennato in queste pagine: se un giorno mi succederà una grande tribolazione, occorrerà accoglierla; e se essa si farà aspettare ancora un po’, dovrò continuare ad abbeverarmi del sangue di Gesù con il corteo di tribolazioni piccole o grandi di cui la bontà del Signore vorrà circondarlo. Sono sempre stato impressionato, e ancora oggi lo sono, da questo piccolo salmo 130 che dice: « Signore non si inorgoglisce il mio cuore, e non si leva con superbia il mio sguardo; non vado in cerca di cose grandi, superiori alle mie forze. Io sono tranquillo e sereno come un bimbo svezzato in braccio a sua madre, come un bimbo svezzato è l’anima mia» Oh! quanto amo queste parole! Ma se dovessi turbarmi verso la fine della mia vita, mio Signore Gesù, mi rafforzerai nella tribolazione. Il tuo sangue, il tuo sangue che continuerò a bere al tuo calice, cioè al tuo cuore, sarà per me il pegno della salvezza e della gioia eterna. «Infatti il momentaneo, leggero peso della nostra tribolazione, ci procura una quantità smisurata ed eterna di gloria» (2 Cor 4,17).

PADRE NOSTRO…

ORAZIONE
O Padre, che nell’umiliazione del tuo Figlio
hai risollevato l’umanità dalla sua caduta,
dona ai tuoi fedeli una gioia santa,
perché, liberati dalla schiavitù del peccato,
godano della felicità eterna. Per il nostro Signore Gesù Cristo.

✠ Il Signore ci benedica, ci preservi da ogni male e ci conduca alla vita eterna. Amen.

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«Quando verà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità,
e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto.» (Gv 16,13a; 14,26d)
In Cristo Gesù, nostra Speranza, Via, Verità e Vita, sia benedetta questa giornata.
+ don Francesco

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