Bari, inchiesta su ex gip: domiciliari per corruzione, ma resta in carcere per armi

L’ex gip del tribunale di Bari, Giuseppe De Benedictis resta in carcere, a Lecce, nell’inchiesta relativa alla scoperta di un arsenale in una villetta alla periferia di Andria (Bat). Il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Lecce, Giulia Proto, ha rigettato l’istanza di attenuazione della misura cautelare depositata nei giorni scorsi dai difensori dell’ex magistrato, gli avvocati Gianfranco Schirone e Saverio Ingraffia, confermando l’attualità delle esigenze cautelari, così come motivate nell’ordinanza eseguita il 9 maggio scorso.

Lo stesso gip, invece, ha riconosciuto i domiciliari a De Benedictis nell’inchiesta sulla corruzione in atti giudiziari in relazione a provvedimenti favorevoli che, per l’accusa, l’ex giudice di Bari ha firmato in favore di indagati anche per reati di mafia. In questo troncone, l’ex gip ha reso 5 interrogatori dopo essere stato destinatario di ordinanza di custodia cautelare in carcere il 24 aprile scorso. Entrambe le inchieste sono coordinate dalla Direzione distrettuale antimafia di Lecce.

“A questo punto valutiamo se ricorrere al Tribunale del Riesame oppure chiedere un nuovo interrogatorio”, dice l’avvocato Schirone. “Per noi sono da ritenere attenuate anche le esigenze cautelari relative alle armi”, conclude il penalista.

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