Un grido di aiuto a tutela dell’ambiente. Questo è emerso pochi giorni fa davanti alla Prefettura di Bari a seguito di una manifestazione organizzata dal comitato dei cittadini di Japigia, stanchi del problema che da anni li affligge: i roghi nelle campagne e zone periferiche.
Roghi che, purtroppo, sono legati allo smaltimento “illegale” di rifiuti e ciò trova riscontro nel fatto che la mappatura dei terreni che periodicamente prendono fuoco è ben sovrapponibile alla mappatura delle tante discariche abusive, realizzata, quest’ultima, dall’Associazione Gens Nova Odv, presieduta dal sottoscritto.
Una situazione, questa, denunciata – come precisa uno dei componenti del Comitato nonché dell’Associazione Gens Nova Odv, Cristiano Scardia – da ben 5 anni per il semplice e importante motivo che il “territorio barese non deve e non può diventare un’altra terra dei fuochi”.
L’Associazione Gens Nova Odv, anche, di fronte a questo “sgradevole” fenomeno non ha potuto e sopratutto voluto chiudere gli occhi. Creando un’apposita task – force, il cui obbiettivo è quello di prevenire fenomeni a danno dell’ambiente e della salute pubblica, ha dato avvio al censimento dell’intero territorio rurale del capoluogo e di comuni limitrofi, per far emergere e denunciare quelle gravi situazioni di degrado in cui versano molti siti in terra di Bari.
Tuttavia, l’impegno profuso dall’Associazione e dai Comitati non è più sufficiente. E’ necessario ( ma lo doveva essere fin dall’inizio) l’intervento delle Istituzioni, dalla Politica alla Magistratura, perché è chiaro che siamo di fronte ad un dilagare dei c.d. ecoreati che rappresentano, ormai, una grave piaga sociale.
Ne emerge, dunque, una lapalissiana situazione che ci sta sfuggendo di mano per volontà , e questo mi pesa dirlo, sia di noi cittadini (non tutti per fortuna) e sia delle istituzioni che devono svegliarsi prima che sia troppo tardi adottando misure adeguate per affrontare le devastanti conseguenze che ne potrebbero derivare.
Pertanto, rivolgendomi a TUTTI, faccio un appello: “tuteliamo il nostro territorio, tuteliamo e proteggiamo l’ambiente perché, in fin dei conti, è proprio lui che garantisce il nostro benessere, il benessere dei nostri figli e delle generazioni future”.
Ci rimane solo una scelta: quella di cambiare stile di vita, fare scelte il più possibile sostenibili anche nella vita quotidiana, facendoci ispirare da chi ( come i Comitati e le Associazioni) ha compreso la gravità del problema e ogni giorno lotta nella speranza di salvare il salvabile.
Ricordiamo che un Paese che distrugge l’ambiente distrugge se stesso. L’ambiente è il “polmone” della nostra terra, purifica l’aria e da nova forza a tutti noi.
ANTONIO MARIA LA SCALA