“Invitiamo il presidente della VI commissione consiliare, Donato Metallo, a trasmettere tutta la trascrizione, il link della registrazione e tutti gli atti mostrati durante la seduta alla Procura della Repubblica di Bari perché chi dietro lo schermo di un telefonino o di un pc minaccia di morte qualcuno non resti impunito. Gli odiatori seriali vanno identificati e perseguiti legalmente”. E’ la richiesta avanzata dal gruppo di Fratelli d’Italia al termine dell’audizione del direttore generale dell’Arpal, Massimo Cassano, sui concorsi svolti la settimana scorsa per l’assunzione in Agenzia di nuovi dipendenti. Cassano oggi ha dichiarato in commissione che lui e la sua famiglia, dopo le polemiche sulle prove, hanno ricevuto minacce.
“E’ necessario, però, che la Procura faccia anche chiarezza a 360 gradi sul concorso Arpal – prosegue Fdi – a cominciare da quanto denunciato in Commissione. Ovvero: dalla banca dati non pubblicata alla presenza di materie non contemplate nel bando di gara (logica, informatica e inglese) e assenza delle materie specifiche di diritto previste dal bando”. Fdi chiede di fare luce su alcune presunte “anomalie” segnalati dai candidati durante le prove.
“E’ necessario altresì – prosegue Fdi – fare chiarezza su quanto dichiarato in commissione da una dirigente Arpal che sosteneva che, le domande di riserva, erano state condivise con le commissioni e la società che ha gestito il concorso. In che senso condivise e come si concilia questa condivisione con la totale estraneita’ dell’Arpal, così come ribadito più volte da Cassano, al maxi-concorso?”. Infine, Fratelli d’Italia stigmatizza alcune espressioni verbali che Cassano avrebbe rivolto alla consigliera Antonella Laricchia (M5S).