“Esprimiamo la massima solidarietà a Massimo Cassano per le minacce ricevute da lui e dalla sua famiglia, come abbiamo fatto già ieri in Commissione, e siamo sicuri che sporgerà denuncia nelle sedi competenti. Allo stesso modo riteniamo eccessivi i toni usati in commissione dal direttore dell’Arpal, cui tutti abbiamo chiesto chiarimenti, cosi’ come abbiamo fatto con l’assessore al Lavoro Leo, viste le numerose segnalazioni ricevute sulle modalità di svolgimento delle prove preselettive per i concorsi per il potenziamento dell’organico dell’Agenzia”.
Lo dichiarano la capogruppo del M5S in Consiglio regionale, Grazia Di Bari, il vicepresidente del Consiglio, Cristian Casili e il consigliere pentastellato Marco Galante.
Non si placano le polemiche dopo l’audizione di oggi nella commissione competente. “Leggeremo con attenzione la relazione fatta dalla società che si è occupata della redazione dei test preselettivi – dice il M5S – riservandoci la possibilità di chiederne l’audizione in commissione. Sono diversi gli aspetti ancora poco chiari, ad esempio il fatto che nei casi in cui è stato necessario ricorrere alle domande di riserva, non sarebbe stato garantito l’anonimato dei candidati, stabilito per legge, perché queste sarebbero state identificate con un codice da trascrivere a penna e inserite in una busta aperta insieme ai dati anagrafici del candidato. Riteniamo necessario approfondire le segnalazioni”.