Respinta la proposta del sindaco per la “Del Prete”

La scuola non deve chiudere ma riaprire per “rifiorire” e rimanere tale. Insieme con la nascita di un nuovo istituto comprensivo che ospiti classi dalla materna alla scuola media, pronto ad ospitare anche classi di scuola superiore. E soprattutto respingono la proposta del primo cittadino, re-incontrato ieri – dopo una convocazione giunta in tarda mattinata – di destinare un piano alla scuola e l’altro agli Uffici Municipali.

“Questa è una scuola e tale deve rimanere” è stato il grido convinto e condiviso dei partecipanti all’assemblea aperta, tenuta oggi pomeriggio davanti alla scuola “Carlo Del Prete”, in corso Benedetto Croce. Una riunione a tratti con toni accesi e che ha visto la partecipazione di genitori, alunni, cittadini, residenti, ex studenti, negozianti e rappresentanti di associazioni scesi in strada, per la seconda volta (la precedente assemblea pubblica si è svolta il 25 giugno scorso, ndr) per richiedere con forza la riapertura dello storico istituto.

Sui cancelli intorno all’edificio sono stati affissi cartelli che spiegano com’è “Un quartiere senza scuola…”, frasi semplice e di impatto comprensibili da chiunque, persino dai bambini a cui è destinata perché lì dovrebbero crescere culturalmente e socialmente. Al fianco del Comitato “Salviamo la Carlo Del Prete” e del Comitato Genitori “Carlo Del Prete”, l’ex docente Tonia Guerra e Terry Marinuzzi de “La Scuola che vogliamo – Scuole diffuse in Puglia”, che sostiene il comitato e che nei giorni scorsi ha anche inviato una lettera di diffida al sindaco. Il timore è che tutto sia stato deciso, tanti ex alunni, residenti del quartiere, commercianti e persino qualche rappresentante politico. E c’è chi sospetta che quello che è “Patrimonio della comunità” sarà scuola per pochissimi e solo per pochi anni, forse giusto il tempo perché la “fetta” dei fondi di edilizia scolastica, stanziati dal Governo e spettante alla scuola del quartiere Carrassi, sia impiegata per la ristrutturazione di un edificio già destinato a diventare sede definitiva degli Uffici del Municipio II.

I toni accesi sono stati soprattutto nei confronti del consigliere comunale e componente del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione, Marco Bronzini – nonché consigliere metropolitano delegato all’Edilizia scolastica – che non è riuscito nell’intento di convincere i presenti ad accettare la proposta del sindaco Antonio Decaro, ribadendo che non è possibile ripristinare le classi alla Del Prete perché “manca l’organico necessario”. Lo stesso ha sottolineato che le scuole superiori non accetteranno mai di essere ospitati nell’edificio di Carrassi perché gli studenti “non possono essere trattati come pacchi postali”. Frase che ha scatenato le proteste dei presenti che gli hanno subito contro risposto che è esattamente così che sono stati trattati non degli adolescenti ma dei bambini.

Presenti pure i due consiglieri metropolitani Virna Ambruosi e Matteo Colapietro, gli unici sui 21 totali, che si sono da subito opposti alla decisione votata l’11 maggio scorso perché se la sono ritrovata nell’ordine del giorno della seduta consigliare all’improvviso. Insieme hanno confermato di non essere d’accordo con la chiusura della scuola e sostengono che la sede in Stradella del Caffè sia più che sufficiente a continuare ad ospitare gli Uffici Municipali; così come non è necessario che “ogni consigliere metropolitano abbia una stanza, visto che il nostro lavoro è stare per strada a contatto con i cittadini e molti dipendenti sono in smart working”; come tanti pure loro non sanno, pur avendo chiesto di motivare le ragioni di tale trasferimento, perché la nuova sede – ancora in costruzione vicino alla chiesa San Marcello – non risulti più essere idonea.

Genitori, docenti, e associazioni non si fermano qui. Andranno avanti innanzitutto con la raccolta delle firme della petizione che ad oggi conta giù più di 1.200 firme, giunte pure da Canada, Spagna, Paesi Bassi, Svizzera, New York, Tirana e Tripoli con la raccolta su una nota piattaforma on-line gratuita dedicata alle campagne sociali. Fra le tante firme, quelle di ex allievi noti in città: Silvia Godelli, Nicola Laforgia, Maria Chironna, Corrado Petrocelli, Pasquale Bellini, Tiziana Schiavarelli e Giuseppe Scelsi. Chiunque può sottoscrivere la petizione e contribuire alla raccolta (informazioni possono essere richieste via email a salviamoladelprete@gmail.com). Intanto sarà chiesto un incontro all’Ufficio scolastico regionale (Usr), mentre martedì 20 una delegazione sarà ricevuta in Prefettura.

Anna Caiati

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